Per Erick Thohir è stata una giornata di lavoro intensa: ha avuto diversi incontri già a partire dal mattino nella sede di Corso Vittorio Emanuele e si è occupato principalmente di questioni legate al marketing.
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Thohir, diplomatica tiratina d’orecchie a Kovacic. Con Zanetti…
Per Erick Thohir è stata una giornata di lavoro intensa: ha avuto diversi incontri già a partire dal mattino nella sede di Corso Vittorio Emanuele e si è occupato principalmente di questioni legate al marketing. CI SARA’ TEMPO E MODO...
CI SARA' TEMPO E MODO - In questi sette giorni aveva anche in programma di incontrare il capitano dell'Inter, Javier Zanetti, ma come lui stesso ha spiegato - anche ai nostri microfoni - "Ci sono stati gli incontri con le banche, quello con la Nike, con Mazzarri, con altre aziende. A volte le cose da fare si moltiplicano e certi incontri saltano". Ci ha tenuto a sottolineare che non è assolutamente una mancanza di rispetto nei confronti del calciatore, la discussione è solo rimandata. Per Pupi ci sarà un futuro da dirigente? Sembra l'evoluzione naturale di un legame indissolubile tra il giocatore e la squadra con cui ha vinto tutto. Cosa sarà però lo scopriremo solo vivendo.
DA MORATTI - Nel pomeriggio, prima di lasciare il centro di Milano, il tycoon si è spostato dalla sede dell'Inter per andare negli uffici della Saras ed è andato a trovare il presidente onorario Massimo Moratti: "Siamo partner da quattro mesi, credo sia importante discutere dei temi che riguardano la società. Abbiamo avuto una buona discussione, non c'è alcun cambiamento. E' un processo in corso con la dirigenza del club. Ci vuole tempo. C'è un buon rapporto con la famiglia Moratti. Ho bisogno di un partner locale e loro, quando mi hanno scelto, credo volessero una persona credibile, un lavoratore che la pensasse al loro stesso modo".
FOREVER - Nei giorni scorsi aveva visto anche Materazzi e Brehme. Si era parlato di posti in dirigenza per gli ex calciatori nerazzurri, ma il magnate ha precisato che con loro ha parlato di Inter Forever, un progetto che - con l'aiuto delle vecchie glorie - si impegna per beneficienza, a nome del club interista.Un'iniziativa questa nata anche nel segno di Giacinto Facchetti.
SEE YOU SOON - Il lavoro non fa paura ad ET che ha già fissato tutta una serie di incontri per il suo prossimo viaggio in Italia. Aveva detto che sarebbe sbarcato a Milano ogni fine mese, ma la società vive una fase di transizione delicata (anche Moratti gli aveva suggerito di essere più vicino al club in questo momento). Il magnate indonesiano le ha dato un ordine dividendola in quattro macroaree coordinate da una direzione generale (Fassone): area tecnica (Ausilio), area economico-finanziaria (Williamson), area commerciale (Ricci) e area comunicazione (si cerca ancora un responsabile). Il prossimo passo sarà "la costruzione un'accademy qui a Milano, stiamo lavorando con aziende che si occupano di siti all'estero", ha annunciato. Terrà tutto sotto controllo in prima persona, ecco perché tornerà così presto: ha parlato di due settimane, ma potrebbe essere qui già per la prossima gara in casa della squadra di Mazzarri che si gioca il 9 marzo (il giorno del compleanno dell'Inter) a San Siro, alle 15, contro il Torino di Ventura.
OCCHIO AL TALENTO - Se nei giorni scorsi aveva avuto modo di parlare di Icardi, oggi pomeriggio è stato chiesto al proprietario interista cosa pensa di un altro giocatore che potrebbe essere importante per il futuro nerazzurro, Kovacic: il giovane croato non riesce ad esprimersi al meglio in questo momento. E con lui il presidente usa la carota e il bastone. Sottolinea quanto possa essere bravo, ma dice anche che sta a lui - che adesso gioca poco - convincere il mister a schierarlo in campo: "Mateo è un grande giocatore, Mazzarri lo usa dalla panchina. Deve crescere, deve dimostrare al tecnico e a tutti che è degno di essere un titolare della prima squadra in futuro". Insomma, una 'diplomatica' tiratina d'orecchie.
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