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Thohir e un’Inter da 291 milioni: tutti i dettagli dell’operazione che cambia la storia

Ecco le due date che di fatto hanno cambiato la storia dell’Inter: 28 maggio e 5 giugno.Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, presso gli studi del notaio Luigi Cecala, in questi due giorni si è messa agli atti l’effettiva svolta in casa...

Riccardo Fusato

Ecco le due date che di fatto hanno cambiato la storia dell’Inter: 28 maggio e 5 giugno.Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, presso gli studi del notaio Luigi Cecala, in questi due giorni si è messa agli atti l’effettiva svolta in casa nerazzurra. Il 28 maggio è stato ratificato il conferimento del ramo d’azienda commerciale nella nuova Inter Media and Communication e il successivo  verificarsi delle due condizioni senza le quali il corso indonesiano non si sarebbe potuto materializzare: l’ok al mega-prestito da 200 milioni e l’estinzione dei debiti garantiti dall’ex patron Massimo Moratti (5 giugno).Certo, questo è solo il primo passaggio di una lunga vicenda che al momento è molto difficile. L’Inter, infatti, anche quest’anno chiuderà il bilancio con una perdita di 80 milioni e quindi la festa sarà in tono minore. Dietro a tutto questo, comunque, c’è il grande lavoro di Thohir, che, per ottenere il prestito e le garanzie necessarie, senza intaccare il suo patrimonio personale, ha pensato bene di creare una nuova società dotata di tutte le «cose buone» del club. Fc Internazionale ha conferito le sponsorizzazioni Nike e Pirelli, il contratto con Infront, i diritti d’archivio e Inter Channel per una valutazione di 159 milioni; restano fuori i proventi tv per le partite di campionato (75 milioni), quasi la metà del fatturato, perché devono fare capo a chi detiene il titolo sportivo, cioè Fc Internazionale.

La controllata Inter Brand, invece, ha ceduto per una cifra di 132 milioni di euro tutte le attività ad essa collegate: attività di licensing, merchandising e altre sponsorship. Così si è raggiunta la quota di 291 milioni che di fatto è il patrimonio della nuova società Inter Media and Communication (500mila euro sotto forma di capitale sociale e 290,5 milioni come riserve da sovrapprezzo).