Thohir? Uno che mantiene le promesse: chiese tempo e fiducia al DC, ora vola

Erick Thohir è un imprenditore di successo. Lo è nel mondo dei media e vuole esserlo anche nel mondo dello sport. Lo scorso anno, quando l'indonesiano iniziò la trattativa con Massimo Moratti per l'acquisto del 70% della società Inter, si era ironizzato da più parti sulla reale capacità di Thohir di mettere in piedi in progetto vincente.

L'esempio del DC United, un'autentica tragedia in MLS, faceva paura: la squadra della capitale arrivò alla fine ultima in campionato, anche se con la consolazione non da poco della vittoria in US Open Cup.

Thohir, all'epoca impegnato nella serrata trattativa per la costruzione del nuovo stadio (Jason Levien, che si era detto "cautamente ottimista", ora ha ammesso che si può togliere l'avverbio cautamente), aveva chiesto pazienza e fiducia nel suo progetto. Esattamente lo stesso discorso fatto ai tifosi nerazzurri al momento del suo insediamento.

Il tempo è stato galantuomo con Thohir e ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti: il DC United sta dominando la Eastern Conference (il prossimo avversario sarà Thierry Henry con i suoi New York Red Bulls) e si candida decisamente alla lotta per il titolo.

Nessuno, ovviamente, si sogna di paragonare la MLS alla Serie A o di paragonare le difficoltà economiche dell'Inter alla situazione del DC United, inserito in un contesto totalmente diverso con regole diverse. Ma i risultati che lo scorso anno erano stati utilizzati da qualcuno per denigrare Thohir ora sorridono al magnate indonesiano.

Le sue promesse, al di là dell'oceano, sono state mantenute. La speranza è che lo stesso percorso possa ripetersi anche per la compagine nerazzurra.