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"Ieri l’ha vista sicuramente meglio del suo capitano che ha sbattuto il muso contro i legni, la sfortuna e Trubin. Se Lautaro ha dilapidato almeno sette maxi-occasioni, per Thuram jr un tiro e un gol: il mondo al contrario. Smentita la letteratura sulla mancanza di efficacia nella zona calda che lo stesso 26enne aveva contribuendo ad alimentare in quest’alba di stagione. Spesso nelle precedenti occasioni si era presentato con un filo di ritardo al momento di prendere il treno sotto porta, contro il Benfica era puntualissimo alla stazione. Adesso ha preso parte a sette gol (tre reti e quattro assist) nelle nove partite di questa nuova vita, più decisivo di così è dura".
"Il primo a beneficiare del lavoro ai fianchi di Thuram nelle difese avversarie è proprio il partner in crime Lautaro. Il fatto che la grandinata di occasioni argentine nel secondo tempo non abbia portato neanche a una rete, non cambia il quadro generale dell’attacco. È la Thu-La nel suo insieme a far volare questa Inter e la sensazione è che la coppia possa ancora crescere e sintonizzarsi meglio, nonostante l’intesa sgorghi spontanea. Soprattutto se anche Marcus continuerà a migliorare sottoporta e a capitalizzare", aggiunge il quotidiano.
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