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Thuram: “Adoro l’Inter, i tifosi del Milan arrabbiati con me. Zhang? Ecco cosa mi ha detto”

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il nuovo attaccante dell'Inter MarcustThuram ha parlato della sua nuova avventura in nerazzurro

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il nuovo attaccante dell'Inter MarcustThuram ha parlato della sua nuova avventura in nerazzurro:

«Io sono innamorato, lo sa? Io sono un innamorato del calcio. Ogni volta che scendo in campo sono felice. E nella vita quando sei felice e fai quello che più ti piace al mondo, poi le cose finiscono per andare bene. E fai di tutto per farle andare bene». 

È come se l’aspettava, il mondo Inter? Come è andato l’impatto con il nuovo ambiente?

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«Ho trovato quello che immaginavo prima di metter piede qui: una grande squadra, una società organizzata, allenamenti di alta qualità. Adoro esserci».

Presto per fare confronti, forse. Ma qual è la prima grande differenza tra Germania e Italia che ha notato?

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«Il calcio è calcio ovunque, specie ad alti livelli. Ma qui c’è più attenzione all’aspetto tattico: lo sapevo già, ora l’ho toccato con mano».


Che cosa le ha raccontato papà Lilian della Serie A?

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«Che è cambiata molto rispetto a quando giocava lui in Italia. Ma mi ha spinto a scegliere questo campionato. Mi ha convinto spiegandomi: “È un Paese che vive per il calcio, ti troverai bene”. E infatti eccomi qui».

Ha inciso sulla scelta, suo padre?

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«Sì. Avevamo diverse opzioni in mano, le abbiamo valutate tutte. Lui mi ha consigliato l’Inter».

Il Milan è stato molto vicino a prenderla. Lo sa che il prossimo derby sarà per lei più caldo del solito?

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«Eh, i tifosi del Milan saranno arrabbiati con me... Ma pazienza! Ognuno fa le sue scelte, io so perché l’ho fatto. Non sono preoccupato dei fischi che mi arriveranno. Tanto è un derby, sarebbero arrivati in ogni caso».

Lei è molto attivo sui social. Come si pone di fronte alle critiche?

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«Mi diverto molto con i social, è vero. Certo, è un mondo aperto, tutti hanno la possibilità di parlare ed è più facile farlo dietro un computer che faccia a faccia. Sono un personaggio pubblico: dicano pure, non mi tocca. Però ha anche aspetti positivi. E se devo fare un bilancio, è più l’amore che ricevo rispetto alle cattiverie».

Ha visto Zhang, qui a Tokyo?

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«Sì, venerdì a pranzo. Mi ha abbracciato, mi ha detto che era felice di vedermi qui e che non vede l’ora di seguirmi dal vivo».

Se la sente di promettere che farà più di 13 gol, il suo record?

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«Lavoro per questo. Quando cominci una stagione, è sempre per far meglio rispetto al passato no?».