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Segreti ThuLa
—[…] In questa coppia unita dal destino (ThuLa, ndr) la contaminazione è reciproca: ognuno fa il bene all’altro. Quest’anno si è capito sin da quando Marcus si è svelato a San Siro in un misto di curiosità e stupore: si è visto subito quel filo sottile e tesissimo che lo lega al gemello. Il 3 settembre contro la Fiorentina è arrivato pure il primo gol francese della stagione, inatteso perché Marcus l’ha messa dentro con una testata impetuosa, da centravanti vecchio modello. Proprio lui che aiuta a traghettare il ruolo nella modernità e dà il meglio palla al piede. Nella stessa gara il Toro argentino ne ha fatti 2, come da abitudine: così Vincenzo Italiano, possibile avversario nell’ultimo incrocio del 23 a Riad, ha conosciuto già in estate la spietata legge della ThuLa. Tradotto: chiunque voglia fermare Inzaghi deve prima tenere a bada quei 2.
Due mesi dopo, il 3 dicembre, Thuram ha punito pure l’altra possibile finalista di Riad: in casa del Napoli ha fissato lo 0-3 con un tocco facile di destro su assist della meteora Cuadrado. È stato uno dei pochi lampi prima che il colombiano fosse inghiottito in un buco nero. Dopo quella rete Tikus ha pure esultato facendo roteare la maglia e beccandosi un giallo senza ragione: un peccato di gioia e di gioventù che gli è stato fatto notare. Ma, in fondo, il romanzo di formazione è solo alle prime pagine.
L'Inter sa come si fa
—Per immaginarsi con la terza Supercoppa di fila, però, l’Inter deve prima eliminare la Lazio in semifinale, sfida mai facile anche per la tempesta di sentimenti nel cuore di Inzaghi. Per battere una prima volta i biancocelesti all’Olimpico, 14 giorni dopo la vittoria al Maradona, è già servita la ThuLa al completo: prima Lautaro e poi Thuram, classico di stagione. Stavolta il francese l’ha infilata di sinistro, giusto per mostrare l’argenteria di casa per intero. È vero che il generoso Marcus gode nel donarsi ai compagni e che non ci sia altro attaccante in A che abbia fatto più assist dei suoi (tra i centravanti duri e puri d’Europa, solo Watkins dell’Aston Villa lo supera a 8), ma il figlio di Lilian è dotato pure di una sacrosanta dose di egoismo da centravanti. È capace di far male in ogni maniera, testa-destra-sinistro: le rivali di Supercoppa possono testimoniare”, si legge.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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