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"Oggi Thuram è una specie di Re Mida, gli riesce tutto o quasi, è in una condizione fisica straripante e non soffre l’impatto con la pressione e con i grandi match. Quest’ultima caratteristica è tipica dei campioni. Il francese ha tanto da migliorare ancora sul piano tecnico e tattico. Ma la testa è quella del giocatore top. Ormai sono tre le prove consecutive che ha messo a supporto della tesi: la prestazione con la Fiorentina, quando già era atteso al varco sulla capacità realizzativa, dopo non aver mai neppure calciato in porta nelle prime due uscite. Nel derby, e non c’è bisogno di spiegazioni. E poi a San Sebastian, quando ha contribuito (con Sanchez) a cambiare il volto di una gara fin lì a senso unico".
"La seconda cosa che l’Inter si è portata a via dalla Spagna è il fatto che in determinate partite il turnover va contenuto. E, se limitiamo il discorso all’attacco, Thuram ha un impatto europeo al quale è difficile rinunciare. Specie se il cambio è Arnautovic, che ha mostrato limiti evidenti: non si è assenti per caso dalla Champions per 12 anni consecutivi. Thuram è entrato nella partita in un attimo, l’austriaco mai, neppure per un istante. Il feeling tra Thuram e Lautaro è oggi non replicabile. Ed è un fatto da tenere in grande considerazione", chiude Gazzetta.
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