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"Tra le punte di Inzaghi, l'inamovibile è senz'altro Lautaro. E non potrebbe essere altrimenti. Thuram, invece, è reduce da un'annata in cui si è dimostrato un compagno di reparto anche migliore di quanto sia stato Lukaku, dando un importantissimo apporto sia in termini realizzativi sia in termini di passaggi decisivi. Taremi, anche per struttura fisica, sembra essere l'alter ego del francese. Lo confermano anche le cifre della passata stagione, che sono davvero molto simili. Nei dati assoluti, Thuram mostra una certa superiorità. Ha giocato di più (46 partite e 35), è stato titolare in più occasioni (41 a 24), ha segnato di più (15 gol a 11), mentre i due hanno servito lo stesso numero di assist (7)".
"Ovviamente l'interpretazione del ruolo è stata diversa, anche perché sono stati allenati da due tecnici differenti. L'iraniano è stato leggermente più efficace: grazie al 17% di tiri convertiti contro il 16%, che si proietta anche sul rapporto reti/minuti giocati. Taremi ha siglato un gol ogni 214', Thuram uno ogni 224'. Insomma, scegliere per Inzaghi non sarà davvero facile. Ma dopotutto chiunque vorrebbe avere il problema dell'abbondanza. E all'allenatore dell'Inter di certo non manca".
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