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Con Lautaro, stranamente, non decisivo ieri all'Olimpico ci ha pensato Marcus Thuram. Il francese ha siglato il gol del pareggio, poi ci ha messo lo zampino anche sull'autogol di Angelino. Momento super per Tikus che continua a confermare di essere un attaccante di grande livello.
"La storia dell'attaccante arrivato per essere la prima alternativa e diventato poi titolare di lusso, la sanno già tutti. Lo era stato Edin Dzeko nel 2021-2022 dopo l'addio di Romelu Lukaku e oggi lo è evidentemente lo stesso Marcus Thuram dopo il secondo dribbling di mercato in due anni del belga. Con il centravanti della Roma sconfitto e asfaltato nel confronto sul palcoscenico dello stadio Olimpico, il francese ha però ancora una volta confermato che la sua grandezza in questa prima stagione all'Inter è ben altra. Di nuovo, per l'ennesima volta, il talento arrivato con fisico e curriculum da ala o seconda punta ha vestito i panni dell'attaccante da gol pesanti. E sono abiti che gli stanno bene, dannatamente bene. In trasferta, per esempio, è stato coinvolto in nove gol in 12 partite (cinque reti e quattro assist): solo Lautaro Martínez (13) e Olivier Giroud (13) stanno facendo meglio in Italia", scrive Gazzetta.it.
Gli 11 gol in stagione sono lì a confermare l'evidenza: 9 centri in Serie A compreso quello rifilato a Rui Patricio nella capitale, uno in Champions League al Benfica e uno nella semifinale di Supercoppa Italiana contro la Lazio. Al di là dei numeri, però, la sostanza è quella di un attaccante che è tutt'altro che una mera spalla per l'attore protagonista. Nelle serate in cui Lautaro come contro la Roma non è al massimo dell'ispirazione, l'ex Borussia Monchengladbach non batte ciglio e si prende il peso delle responsabilità della punta di diamante argentina.
"È già accaduto nove volte su 14 che quando il Toro non ha squillato, ci ha pensato Thuram ad andare a segno o a registrare un assist. A volte, come nelle ultime due partite, proprio con movenze da centravanti. Il fiuto da rapace che ha indotto Federico Gatti all'autorete la scorsa domenica al Giuseppe Meazza. Lanticipo in tap-in su Gianluca Mancini che è valso il momentaneo 2-2, il movimento in salto sul primo palo che ha spinto Angeliño a fare di tutto per ostacolarlo, anche segnare nella propria porta. Insomma, se l'Inter è volata a +7 sulla Juventus è anche merito del francese che ha deciso gli ultimi due big match, prima contro i bianconeri e poi a Roma", aggiunge Gazzetta.
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