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"Quattro gol e cinque passaggi vincenti, il piede in nove gol in questa Serie A nelle prime dieci giornate: la partenza è stata lanciata, nessun altro esordiente con la maglia dell’Inter ha fatto meglio negli ultimi vent’anni. Nulla è casuale. I dettagli, ad esempio, sono una frazione di secondo in anticipo per bruciare Llorente: questa è la differenza tra una vittoria e una delusione. Vuol dire restare sintonizzati sulla partita anche nei momenti finali, quando la stanchezza rischia invece di travolgerti. E le mani portate alle orecchie, per ascoltare: i fischietti in tasca, per il francese c’erano soltanto applausi e pugni stretti in segno di esultanza. Con il gemello Lautaro abbracciato, anche questa un’immagine simbolica dentro una serata simbolica, e Romelu Lukaku al centro del campo pronto a riprendere il gioco nella speranza – vana – di rincorrere il pareggio".
"Thuram batte Lukaku: è una sintesi che perde qualche dettaglio per strada, ma neppure troppi. Raccontano ad Appiano come il francese non perda giorno senza confrontarsi con lo staff tecnico di Inzaghi. L’aiuto dei video è decisivo per capire i movimenti e i difetti degli avversari. Ma Thuram è stato visto spesso allungare i suoi allenamenti, per potenziare alcuni fondamentali. Uno su tutti? Il tiro in porta. Perché si può migliorare anche a 26 anni già compiuti", aggiunge Gazzetta.
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