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Ancora una volta due pesi e due misure. Dopo i pollici di Totti, che hanno suscitato grande scalpore ma che sono costati al capitano giallorosso solo una multa, ora è il turno delle dichiarazioni di Josè Mourinho e di Rosella Sensi, giudicate inspiegabilmente in maniera diversa.
Mourinho è stato deferito per aver "messo in dubbio la regolarità del campionato" ed aver espresso ''giudizi lesivi'' nei confronti dei dirigenti della Roma. "La Roma ha risparmiato il premio vittoria. Chissà è disponibile a dare qualche soldo in più al Siena", questa la frase "lesiva" che potrebbe costare al tecnico portoghese l'ennesima squalifica. Ed è davvero curioso, per non dire altro, come questa frase, giudicata dallo stesso presidente del Siena "nient'altro che una battuta" sia stata considerata più grave di quelle, tutt'altro che scherzose, proferite da Rosella Sensi all'indomani di Lazio-Inter.
"Fossi al posto dell'Inter mi vergognerei a vincere così", aveva detto la presidentessa giallorossa. E questo non è un commento che alimenta dubbi sulla regolarità del campionato? Non è lesivo nei confronti di una società che è andata a fare la sua onesta partita all'Olimpico e che niente aveva a che fare con le faide capitoline? E' evidente che la risposta è affermativa in entrambi i casi.
E questa disparità di trattamento (l'ennesima in questa stagione) non è passata inosservata in Corso Vittorio Emanuele. Indiscrezioni giunte al sito parlano di un Moratti indignato per questa situazione. Moratti che, lo scriviamo per chi avesse la memoria corta, così aveva risposto alle accuse di Rosella Sensi: "Per cosa si dovrebbe vergognare l'Inter non saprei, però rispetto la sua sensibilità e preferisco non rispondere".
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