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Il Barcellona su Lautaro Martinez, il Manchester City su Skriniar, le big d'Europa su Bastoni, le tentazioni per Brozovic e Sensi, l'assalto addirittura del Psg a Sebastiano Esposito, prima di quelli di Roma e Napoli.
I giocatori dell'Inter, finalmente, tornano ambiti dalle grandi squadre d'Europa. Sì, finalmente. Non bisogna temere come uno spauracchio l'assalto delle big ai giocatori nerazzurri. Per due motivi.
Uno: la dirigenza dell'Inter, come la proprietà, ha già dimostrato in periodi molto meno felici di questo di saper dire no ad offerte importanti per i suoi top player
In casa Inter non si trema neanche dinanzi alle questioni dei rinnovi. Né di Lautaro, con cui c'è un rapporto solido, né degli altri giocatori ambiti a livello europeo. Finalmente l'Inter ha un patrimonio giocatori di tutto rispetto.
Com'è lontano il periodo della desolazione, quando un'Inter bisognosa di soldi e plusvalenze andava in giro a cercare di piazzare i suoi giocatori, sentendosi rispondere sempre il solito ritornello. "Gli unici interessanti sono Kovacic o Icardi. Icardi o Kovacic".
E alla fine, fu proprio la cessione del croato l'unica veramente remunerativa di un'Inter in evidente difficoltà.
Ora, siamo all'alba di una nuova era. Tre dei primi cinque giocatori più costosi dell'intera Serie A vestono il nerazzurro (stime Transfermarkt). Eriksen è addirittura primo, Lautaro Martinez terzo, Lukaku quinto. A interrompere il dominio nerazzurro, solo Dybala e Cristiano Ronaldo.
L'interesse dei top club europei è un bene, evidenzia il grande lavoro di società e proprietà e soprattutto non spaventa. Anche perché, in tema di cessioni, la grande decisione è già stata presa.
La grossa decisione è arrivata con largo anticipo, i 70 milioni di euro che l'Inter conta di incassare con Icardi daranno ampio respiro al bilancio con una plusvalenza pressoché totale (il valore a bilancio di Icardi è stato praticamente ridotto a zero), mettendo l'Inter in una posizione di forza sugli altri gioielli.
Nessun timore, quindi. I tempi di "Kovacic o Icardi" sono finiti.
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