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TS – Inter con pochi margini di miglioramento? La rosa incompleta non aiuta Spalletti…

L’allenatore sta facendo il massimo con la rosa: i margini di crescita sono ridotti

Francesco Parrone

La gara di Bologna, ma pure quella vinta a Crotone, ha evidenziato come avere un top player in panchina non basta per sperare di arrivare almeno in zona Champions. Secondo TuttoSport, la sensazione è che l' Inter non abbia i margini di miglioramento che, per esempio, può avere il Milan. Certo, può crescere Dalbert e può sbocciare Cancelo, però chi aveva fallito una stagione fa (Joao Mario e Brozovic su tutti) sta dimostrando, anche se ben allenato, di avere limiti strutturali per poter giocare in un ruolo centrale nell’Inter quale è il trequartista. In tal senso, l’idea di prelevare in prestito Alex Teixeira dallo Jiangsu a gennaio può essere vincente, però Suningdovrà pure pensare a completare una rosa che presenta altre evidenti falle.

Perché, per esempio, Spalletti a Roma ha utilizzato spesso la difesa a tre: scelta impossibile da fare nell’ Inter dove la coperta davanti ad Handanovic è cortissima. Inoltre manca un vice Icardi d’esperienza: la gara di Bologna ha evidenziato come l’ Inter se va sotto (ma anche quando dovrà sbloccare una partita ingarbugliata, magari a San Siro), non ha gli uomini per aggiungere peso al fianco del capitano che, pure martedì, ha toccato i palloni con il contagocce.

In teoria servirebbe pure un grande centrocampista, ma a gennaio sarebbe chiedere troppo, considerato che Vecino e Gagliardini sono buoni giocatori ma poca cosa a confronto della concorrenza.  Qualcosa di buono però gli ultimi 180’ di campionato l’hanno lasciato, oltre ai 4 punti conquistati: in altri tempi, forse sarebbero arrivate due sconfitte. Spalletti ha invece dato solidità all’ Inter che per questo, con tutti i suoi difetti, resterà in zona Championsa lungo. Ma a gennaio servirà dare un po’ di sprint a un organico che ha già mostrato tutte le sue crepe. Perché è più probabile che tra le prime quattro arrivi chi i top player li mette in campo, non chi li ha in panchina.

(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 21/09/17)