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Un'intervista a Inter Channel, per parlare dell'Inter alla gente nerazzurra. Massimo Moratti affronta, con sincerità, i temi d'attualità, nell'incontro con Roberto Scarpini che il canale tematico ha già mandato in onda nel corso di "Rassegna Stampa" e che sarà proposto, in più passaggi, nel corso di tutta la giornata.
Presidente Moratti, parliamo innazitutto dei tifosi nerazzurri. Le parole del procuratore Palazzi hanno portato ad alcuni suoi commenti e, subito dopo, a una risposta della gente attraverso i canali ufficiali della comunicazione nerazzurra. Tutti insieme per Giacinto Facchetti: una risposta dei tifosi forte e sincera.
"È stata istintiva, il bello di questa cosa è che non stata calcolata perchè vogliamo tenerci lo scudetto. Non c'entra più, a questo punto lo scudetto viene ad essere un fatto secondario se vogliamo. Fermo, ma secondario. Quello che è stato assolutamente inaspettato, grave, non so neanche quanto regolare, è stato l'attacco a una persona che non c'è più, che non può difendersi non nel senso normale, ma proprio giudiricamente: non può mettersi in condizione di difendersi da un'accusa di un pubblico ministero. Quindi, come tale, la trovo di pessimo gusto e non toglie il fatto che, in tutti i casi, nei confronti di Facchetti rimarrebbero sospese queste accuse. Io l'ho trovata una cosa molto di cattivo gusto - per usare proprio il minimo di quella che può essere la critica -, sbagliata di base, visto che Facchetti lo conosco, lo conosciamo, non c'è bisogno di essere conosciuto per ricordare quello che era Giacinto e quindi l'ho trovata una cosa brutta, brutta da un punto di vista delle istituzioni; e va bene, d'accordo, non siamo abituati ad avere tanti amici... Non mi aspettavo, invece, di non avere amici neanche qui, nella stessa città, magari attraverso un giornale, certamente di riferimento per i tifosi dell'Inter, che ha da tempo sostenuto questa battaglia contro di noi: con un moralismo ben mirato. Contro di noi, che vuol dire quindi a favore di qualcun'altro. Questa l'ho trovata una cosa molto antipatica, soprattutto perchè io avevo l'abitudine di leggere questo giornale rosa che invece, adesso, purtroppo deciderò di non leggere più perchè è stato talmente determinante e duro l'attacco, duraturo e calcolato, che sarebbe di cattivo gusto da parte mia continuare a soffrire in questa maniera".
Moratti afferma sempre di essere il primo tifoso e noi vogliamo darle supporto: tanti abbonati di Inter Channel hanno scritto alla redazione, affermando di non comprare più "La Gazzetta dello Sport". È stato quasi un tradimento, per il tifoso nerazzurro, leggere un certo tipo di editoriali. È qualcosa che ha sorpreso un po' tutti...
"Sì, perchè non è un'opinione, cioè qualcosa che ognuno può avere, basti vedere quante volte siamo stati attaccati da qualsiasi giornale, compresa la 'Gazzetta', magari anche da parte di direttori amicissimi e carinissimi. In questo caso qui, è una politica calcolata, da una direzione del giornale naturalmente. Quindi, liberissimi di farla, ma liberissimo anch'io di non leggerla più".
I tifosi hanno quasi paura che quello che sta accadendo la disturbi oltremisura, vogliono un Presidente che sia pronto a combattere per l'Inter e per i suoi tifosi.
"È esattamente così e proprio per questo non mi passa nemmeno per la testa di abbandonare o di fare la vittima, per niente. Questi sono i momenti migliori per l'Inter".
Una voce fuori dal coro generale è stata quella di Gigi Riva, che ha dedicato un pensiero molto forte e sincero per Giacinto Facchetti.
"Ho visto che anche altri, conoscendo Facchetti, hanno detto il loro pensiero. Gigi Riva è una bellissima persona e fa parte, tra l'altro, della Federazione. Lo è sempre stato, deciso, sicuro, tranquillo, chiuso, non di tante parole. Quelle che ha speso sono state parole belle, istintive, forti come è forte lui, quindi la grande ammirazione che avevo di lui come calciatore, ho potuto costatare di averla anche come uomo, tanto più adesso".
Un attaccante da Inter potremmo dire ...
"E dire che l'avevamo già preso, ai tempi, ma lui restò fedele al Cagliari... " (ndr.: sorride).
C'è stata la presentazione di Gian Piero Gasperini che ha voluto, fra l'altro, precisare che ha lavorato alla Juventus, ma solo al Settore Giovanile, non ha mai allenato la prima squadra e, se avesse dovuto scegliere dei colori per la sua storia prima dell'Inter, sarebbero stati il rosso e il blu del Crotone e del Genoa.
"È chiaro che ognuno nella propria carriera può avere diverse esperienze e non se ne può fare una colpa. Gasperini è un professionista serissimo, incontrandolo mi è piaciuto molto e, quindi, credo che possa far bene all'Inter. Noi siamo tutti con lui per fare in modo che abbia successo".
Molti vorrebbero avere un incontro con Moratti perchè Gasperini ha detto che, dopo il vostro, è uscito e volava tanta era la gioia e la soddisfazione.
"(ndr.: sorride) Se serve lo vedrò tutte le settimane... ".
Capitolo calciomercato: la strategia è quella dei giovani, puntando sulla qualità e con l'idea di rinforzare un gruppo già forte?
"Si tratta di giovani, ma di giovani che hanno già fatto capire quanto sono forti e magari hanno già vinto qualcosa nel loro Paese. Per esempio, spero che Alvarez possa arrivare perchè mi sembra abbia la qualità necessaria per divertire il pubblico e fare in modo che il pubblico possa avere delle speranze sempre maggiori di successo. Per il resto, la squadra è quella che conosciamo, potremmo avere in più anche un nuovo terzino brasiliano e poi vedremo, più avanti, che cosa succederà sul mercato. Certo non abbandoniamo il campo, ma dobbiamo stare attenti a fare tutto guardando anche al bilancio, visto che mi sembra di capire che molti aiuti di simpatia non ne abbiamo e dovremo badare noi stessi al nostro... ".
Per il magico piede sinistro Alvarez ricorda a molti il talento di Alvaro Recoba...
"Ho visto delle cose per le quali mi ricorda anche un po' Corso.... Parliamo di due giocatori spettacolari, Alvarez avrà certamente una sua personalità, un suo gioco. Certo il sinistro è sempre un piede speciale: se lo usa bene, sarà fantastico".
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