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Udinese-Inter è la gara da non sbagliare, esattamente com’è stata Inter-Genoa, perché è da queste sfide che passano i successi finali. Lo sanno bene anche Handanovic e Mancini che, in circostanze diverse, hanno evidenziato lo stesso concetto: “sarà fondamentale l’atteggiamento”. Colantuono dovrà vedersela con molte defezioni, ma storicamente i friulani hanno spesso creato problemi ai nerazzurri, e senza le giuste motivazioni o peggio con troppe sicurezze, l’Inter potrebbe inciampare esattamente come ha fatto il Napoli a Bologna la scorsa settimana.
Mancini non ha sciolto tutti i dubbi di formazione e, come spesso accade, tiene i propri calciatori sugli attenti. Sono due le ipotesi che balenano nella testa dell’allenatore di Jesi: Intercon 4-3-3 o cambio d’abito per un più accorto 3-5-2? Al momento entrambe le variabili sono concrete. In caso di difesa a tre, in retroguardia - oltre agli intoccabili Murillo e Miranda - sarebbero in ballottaggio Juan e Ranocchia, probabilmente col primo favorito sull’italiano. Come esterno destro di centrocampo ci sarebbe Biabiany, che sta vivendo un eccellente periodo di forma, mentre Guarin e Brozovic dovrebbero essere i due interni, con Medel a vegliare su di loro nel fulcro della mediana e con Telles a completare il reparto sulla sinistra. In attacco spazio per Ljajic e Icardi.
Ma anche l’ipotesi 4-3-3 occupa parecchio spazio nei pensieri di Mancini, che se dovesse optare per questo modulo, sceglierebbe Nagatomo, Miranda, Murillo e Telles come difensori. I tre di centrocampo rimarrebbero invariati con Guarin, Medel e Brozovic, mentre in attacco ci sarebbe un ballottaggio tra Perisic e Biabiany, con Icardi e Ljajic titolari.
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