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Vanni a FCIN1908: “Eriksen? Inter eviti Seedorf bis. Conte? I 2 chiesti non li ha avuti”

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Il giornalista di Repubblica ha parlato a FCINTER1908.IT del momento nerazzurro: "Conte? Cambiamento genuino, lavora su se stesso"

Alessandro De Felice

L'Inter si rituffa sul campionato dopo il pari a Kiev contro lo Shakhtar Donetsk. La squadra di Conte si prepara alla sfida contro il Parma e prova ad archiviare lo 0-0 in Champions League, in attesa della sfida di martedì prossimo contro il Real Madrid. Franco Vanni era presente all'Olimpiyskiy. "10 mila tifosi si sono sentiti e un calcio in cui ci siamo quasi abituati agli spalti vuoti fanno la differenza. Abbia giocato a un ruolo: abituati al silenzio, 10 mila persone rappresentano una bolgia" ci ha raccontato. FCINTER1908.IT ha intervista il giornalista de' La Repubblica per parlare del momento dei nerazzurri.

CHAMPIONS - "Contro il Real Madrid sarà una partita cruciale per entrambe le squadre, ma probabilmente lo sarà più per i madrileni. I Blancos, per storia e blasone, non possono permettersi di fermarsi ai gironi. L'Inter non accede da tempo alla fase eliminatoria di Champions League. Ci sarà più pressione sugli spagnoli: per il Real non qualificarsi a una fase finale non è un'ipotesi che i tifosi prendono in considerazione. Potrebbe costare il posto a Zidane e provocherebbe sconquasso. Si tratta di una piazza poco disposta a tollerare passaggi a vuoto. Per quanto riguarda l'Inter, la situazione non è semplicissima. Conte non ha torto quando dice che alla fine il Real passerà il turno: è una sensazione che abbiamo in molti. Quindi il fatto che lo Shakhtar sia a 4 punti non fa dormire sonni tranquilli ai nerazzurri. I due pareggi? Conte parla di episodi sfortunati, una teoria che secondo me ha una sua base: nella partita di Kiev due traverse, il rigore non concesso a Lukaku ma anche il tap-in fallito da Lautaro. In questo momento i nerazzurri raccolgono poco: sono periodo che vivono tutte le squadre nel corso della stagione".

OBIETTIVI - "Per essere considerata una stagione sufficiente, l'Inter deve qualificarsi comodamente alla Champions e, visto il girone, arrivare agli ottavi. Bisogna dire che alla luce del mercato fatto, soprattutto l'anno scorso, e davanti a una Juve in ricostruzione con un nuovo allenatore, sicuramente l'Inter sa di avere un'occasione importante per vincere lo scudetto. I bianconeri hanno dimostrato di voler programmare e la scelta di Pirlo è romantica ma rischiosa: l'Inter non ha molto tempo per approfittare di questa transizione della Juve e insidiarla. Per questo potrebbe essere l'anno buono".

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DIFESA - "Troppi gol subiti? C'è da dire che quello che l'Inter regala in difesa lo guadagna in attacco. Il 3-5-2 o 3-4-1-2 di Conte l'anno scorso era più conservativo mentre quest'anno somiglia più a quello di Gasperini: in questa stagione non c'è più la linea dei 5 schierata ma la squadra è molto più aggressiva. Con Hakimi e Perisic, due ali classiche, qualcosa concedi. Se vuoi fare quel calcio lì, difendendo con 50 metri di campo alle spalle, ti esponi alle ripartenze. Il problema è capire nei big match se l'Inter riuscirà ad essere più pratica cinica: se pensiamo alle partite cruciali della passata stagione contro Juve, Lazio e finale di Europa League, sono stati i match in cui l'Inter ha giocato peggio. Il salto che l'Inter dovrebbe fare è giocare bene le partite cruciali: ci si aspetta una crescita in quei match".

DIFFICOLTA' - "L'Inter ha avuto la sfortuna, a cavallo della pausa per le nazionali, di dover fare a meno di 6/7 giocatori contemporaneamente. È vero che la rosa è profonda e la costruisci proprio per far fronte all'emergenza, ma è un elemento che va considerato. L'Inter - fin quando ha avuto tutti a disposizione - è andata bene, poi ha iniziato a traballare quando non ha più avuto la super panchina. Ha lavorato sul mercato per costruire due squadre titolari ma poi troppo presto a non poter contare sulla panchina. Un'altra cosa da considerare è quanto tempo ha avuto Conte per preparare questa stagione: ricordiamo che ha giocato l'ultima partita della passata annata il 21 agosto. Quando non ci saranno più motivi contingenti, come le troppe assenze o la stanchezza, bisogna vedere come si comporterà la squadra nelle gare che decidono la stagione. Saranno fondamentali gli scontri con Juventus e Napoli ma già un assaggio si potrà avere contro l'Atalanta, che è vicina: se vuoi sperare di vincere lo scudetto devi portare a casa i 3 punti".

CONTE - "Penso che sia genuino e sincero quando dice che vuole imparare a godersi le cose. Era arrivato ad essere troppo stanco, stressato e mentalmente provato alla fine della scorsa stagione. A me dà l'impressione di un uomo che abbia fatto un lavoro su sé stesso e che stia cercando di smussare lati del suo carattere che l'anno portato a non essere felice, o almeno così sembrava. Bisogna vedere riuscirà a modificare il suo carattere e mantenere quella 'verve' agonistica che lo ha sempre contraddistinto ed è stata la sua forza. Se riuscirà a tenere insieme le due cose avrà fatto una grande cosa. Alla fine della passata stagione era molto provato mentre quest'anno sembra molto più sereno e questo non può che far bene a lui e alla squadra. Ora deve tenere altissimo il livello di adrenalina".

ERIKSEN - "Penso che nella storia dell'Inter sia già successo troppe volte di cedere calciatori che erano palesemente forti ma che non riuscivano a inserirsi in squadra, senza dargli il tempo di adattarsi. Penso a Pirlo e a Seedorf. Secondo me va tenuto perché è un giocatore forte e a quelli come lui un allenatore bravo - e Conte lo è - trovano un ruolo e per i prezzi del mercato: o lo cedi in uno scambio con plusvalenze mostruoso, tipo Pjanic-Arthur, ma devi prima ammortizzarlo a bilancio, o altrimenti può non valere la pena perché i prezzi del mercato di oggi sono molto bassi rispetto al passato. Se l'Inter dovesse decidere di sacrificarlo, dovrà farlo tra qualche tempo: per me è un calciatore top e i nerazzurri devono provarle tutte prima di cederlo. È stato per diverse stagioni il miglior assist-man della Premier League e quindi non ci sono dubbi. Ci sono tutte le condizioni per non cederlo: da una parte è molto bravo e dall'altra il mercato di oggi abbassa i prezzi. Conte è molto intelligente e sono convinto che gli troverà un posto in squadra".

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VIDAL E KOLAROV - "Chiariamo una cosa: Conte non ha preso i giocatori che voleva, ovvero Kanté e Marcos Alonso. Vidal e Kolarov sono giocatori che l'Inter ha preso a cifre irrisorie. Prima di giudicare dico che bisogna aspettare un po'. Ci sono stati errori gravi, ma le prestazioni sono state buone. In un mercato di emergenza sono stati dei buoni acquisti. La stagione è lunga".

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