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Il tecnico della Primavera Stefano Vecchi, fresco di vittoria della Tim Cup di categoria ai microfoni di Radio Sportiva ha rilasciato una lunga intervista dove si è soffermato sul lavoro svolto dal settore giovanile: "Lo scorso anno abbiamo vinto il torneo di Viareggio e quest'anno siamo usciti in semifinale ad opera del Palermo. L'altra sera abbiamo concluso vincenti questa doppia sfida contro la Juve dopo due gare tirate, molto belle in contesti bellissimi come lo stadio della Juve e San Siro, con due squadre in campo che si sono date battaglia, hanno fatto divertire e dimostrato di essere due ottime squadre".
Vincere a San Siro è un bel segno per i ragazzi e per i tifosi..."Certo, sicuramente. Ce n'erano molti anche a Torino ed è chiaro che è molto formativo per i ragazzi, al di là della grossa soddisfazione ed emozione che può portare nel giocare in stadi di questo tipo. Diventa anche molto formativo perché se si pensa di voler preparare dei ragazzi, dei giocatori, per palcoscenici importanti e per la prima squadra, questa è una prova per vedere quelli che possono reggere l'impatto emotivo di stadi e di partite importanti".
Le dispiace che la bagarre finale sia stata messa molto in risalto?"Si poteva tranquillante evitare, credo che possa rientrare in un discorso di tensione. Dispiace sicuramente per quello che è successo, probabilmente c'è stato un malinteso sulla mia protesta, io non avevo nessuna intenzione di attaccare la Juve o la loro panchina. Anzi, protestavo con l'arbitro e con il guardalinee per un calcio d'angolo regalato al 94' che avrebbe potuto compromettere la nostra vittoria. Sono cose che finiscono al 90', mi auguro che finiscano lì...".
Forse è stata l'adrenalina? "L'arbitro nell'esultanza del secondo goal mi ha espulso, quindi stavo entrando negli spogliatoi. C'era il guardalinee che poco prima aveva preso quella decisione e mi sono messo a protestare con lui. Da lì è nata un po' di baruffa".
E' bello che ci sia un passo indietro anche da lei dopo le parole del post gara..."Si si, tra l'altro sono state due partite giocate ad alto livello sotto l'aspetto emotivo e sotto l'aspetto tecnico. Difronte una squadra forte come la Juve, organizzata, di valori tecnici. Noi queste gare le abbiamo affrontate da sfavoriti quindi siamo ancora più contenti per quello che abbiamo conquistato".
Vi siete scambiati due battute con Mancini e Ausilio che erano lì presenti?"Si, poi sono venuti a complimentarsi negli spogliatoi ma per noi è normale perché viviamo a contatto con loro, ci alleniamo ad Appiano in campi adiacenti e c'è contatto frequente nell'utilità degli allenamenti o come nell'ultima partita a Frosinone, dove c'erano ragazzi della Primavera. C'è un ottimo rapporto con la società, soprattutto con Mancini e il suo staff".
Si può dire che è un momento di rinascita del settore giovanile in Italia?"Si, si stanno raccogliendo i frutti di qualche anno fa con Sacchi, poi per il resto ci sono anche altre cose da migliorare che vanno al di là del grande seguito che c'è stato in queste due finali, perché poi per i resto il campionato Primavera non è molto seguito. C'è seguito, però queste due finali sono state pubblicizzate e presentate come degli eventi importanti e credo che anche le squadre in campo abbiano dimostrato di meritarselo".
Come si concilia questo aspetto con quello di mettere il trofeo in bacheca rispetto alla formazione?"Io lo racconto spesso perché è la realtà e la verità. La scorsa stagione abbiamo vinto il trofeo di Viareggio, però la mia soddisfazione è quella di aver visto Gnoukouri in campo contro la Juve e la Roma. E' un ragazzo che abbiamo fatto crescere noi la scorsa stagione. Questa è un'emozione che vale tanto quanto vincere un trofeo. E' chiaro, il fatto di vincere e formare i giocatori deve essere una cosa che va conciliata perché diventa una conseguenza, se vinci vuol dire che hai dei valori e quindi è più facile che ci possano essere dei ragazzi pronti per il grande salto, anche se onestamente è un grandissimo salto. Non è semplice passare da un campionato Primavera alla prima squadra".
Con Gnoukouri ci mettiamo anche Manaj?"Manaj l'abbiamo avuto il primo mese quest'anno e poi ha fatto subito il salto. L'emozione è vedere un ragazzo come Gnoukouri che ha vinto con noi, è stato con noi 8-9 mesi e poi va in prima squadra, lì diciamo che ci sentiamo un po' più partecipi nella crescita. Manaj è arrivato dalla Cremonese dove ha avuto un ottimo maestro come Giampaolo e con noi ha fatto praticamente solo il ritiro, dopo si aggregato costantemente con la prima squadra, aveva già dal suo".
Si parla tanto di questa soluzione di fare le squadre B in Lega Pro. E' una cosa che può avere un senso?"Ha un grandissimo senso. Avrebbe veramente un'importanza notevole per i ragazzi. Il passaggio dalla Primavera alla prima squadra è un grandissimo salto, avere un'altra squadra intermedia potrebbe permettere a certi ragazzi di evitare il rischio di perdersi. Lo scorso anno abbiamo mandato tanti giovani in Serie B a giocare, ci sono: Rocca, Yao, Donkor che giocano con costanza. Però ci sono altri ragazzi tipo Camara e Palazzi che sono veramente ottimi giocatori ma, che stanno trovando poco spazio nelle loro squadre Modena e a Livorno, prima a Bari per Camara. Ci fosse stata una squadra intermedia, avrebbero fatto sicuramente una stagione da protagonisti, invece c'è il rischio di sbagliare questa stagione e poi il prossimo anno diventa un'incognita, quindi si rischia di perdere dei giocatori di valore importante come loro due. L'esempio credo che calzi a pennello, qualcuno esce dalla Primavera e va in Serie B, qualche altro ha bisogno di uno step ulteriore con il rischio che possa perdersi".
Brocchi è passato dalla Primavera del Milan alla prima squadra. Ha mandato un messaggio a lui?"Stavo pensando di mandarglielo in questi giorni. Sono contento per lui che gli sia arrivata e che gli sia stata concessa questa opportunità. Adesso non sarà semplice, gli dò un grosso in bocca al lupo perché è un ragazzo che merita questa occasione".
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