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Dopo la conquista della Supercoppa Primavera da parte dell'Inter, il tecnico nerazzurro Stefano Vecchi è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, tra cui l'inviato di FcInter1908.
Questa squadra può arrivare alla finali a livello internazionali?
Non lo so, è molto dura a livello internazionale, l'abbiamo provato: abbiamo un buon valore tecnico e fisico, ma la storia dice che non è semplice. In Europa ci sono squadre forti e importanti. Ora dobbiamo affrontare la squadra russa e pensiamo a quella. Arrivare alla fine lì vorrebbe dire raggiungere il top: l'abbiamo fatto in Italia, abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere. Ringrazio la società, non si vince senza una società forte, lo staff e i giocatori che abbiamo avuto a disposizione. Qualcuno si sta già facendo valere in Serie B e A, altri ci arriveranno: in questa squadra ce ne sono tanti, anche quest'anno ho una rosa forte. La nostra bravura è quella di abbinare crescita e ricerca di risultati.
Colidio?
E' un 2000, ancora sottoetà: ma se fa un gol in rovesciata all'esordio e una doppietta alla prima finale, vuol dire che ha una buona stella, oltre che qualità tecniche e soprattutto mette in evidenza grande volontà, cosa non sempre evidente in giocatori di questa levatura e quando ci sono molto aspettative. Lui non si siede, corre per due: questa sua generosità a volte gli fa perdere qualità, ma è un giocatore che ha doti che gli permetteranno di avere un avvenire importante.
La tua esultanza?
Era il 120', dobbiamo ringraziare tutti quelli che ci sono stati vicini. E' un record quello di aver vinto tutto: nel settore giovanile siamo sotto gli occhi di tutti, ma sotto di noi c'è tanta gente che lavora che conoscono in pochi. Io ho questo onore e spero di portare altre vittorie.
L'aspetto che ti ha convinto?
La grande attenzione nei particolari: nel gol subito abbiamo perso una palla ingenua, ma in ogni situazione, pur commettendo errori, abbiamo messo rimedio. Siamo rientrati da contropiedi, ricorso palle perse. Abbiamo meritato, nel secondo tempo e nei supplementari abbiamo avuto noi le occasioni per chiuderla. Questo è stato l'aspetto più importante: fisicamente e mentalmente siamo stati in partita sempre.
Hai pensato di poterla perdere? Giudizio su Emmers?
Il pensiero di perderla sull'1-1 ce l'hai sempre, ma ho dato un segnale alla squadra facendo cambi offensivi, abbiamo finito con quattro attaccanti: poteva essere un rischio, ma eravamo ben messi in campo. Rischiavamo comunque, però la voglia era quella di vincere e non andare ai rigori, visto che l'ultima con loro l'abbiamo persa. Emmers è un giocatore: gli manca un po' di spessore fisico che gli arriverà, ma sa giocare a calcio e può giocare in squadre grandi. Nell'Inter è difficile, ci sono grandi campioni. Leggo di interesse di alcune squadre: se sta con noi sono contento, ma lui è già pronto.
(Dall'inviato al 'Meazza' per FcInter1908, Fabio Alampi)
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