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Vecino: “Spalletti un maestro. Interisti? Sono ovunque; io come…Cruz”

Matias Vecino ospite di Drive Inter

Giovanni Montopoli

Consueto appuntamento del mercoledì con Drive-Inter in onda sul canale tematico nerazzurro,  InterTv. Ospite di questo puntata, Matias Vecino, autore della rete del pareggio contro la Roma nel posticipo di domenica. Queste le parole del centrocampista nerazzurro: "Ad Empoli mi chiamavano "Cammellone" per le lunghe leve, ha iniziato Martusciello, poi gli altri compagni hanno continuato. A scuola ero un buon studente, mi madre mi stimolava molto per far bene tutte le cose. Ho origini molisane, il sindaco del mio paese mi aveva invitato ad andare li per conoscere le persone e qualche parente che vive li, ma al momento è stato difficile, mi piacerebbe comunque andarci prima o poi". 

MATE - Noi sudamericani siamo molto legati a questa tradizione, si beve molto anche in Argentina e Paraguay ma da loro si usa l'acqua fredda a differenza nostra. Prima di una gara? Si, si, si può bene, anche scaramanticamente lo facciamo, la beviamo prima delle partite"

SOCIAL - "Ho dei profili ma non sono un tipo che mette foto o scrive cose. Quando un tifoso riconosce il tuo lavoro in campo fa sempre piacere, giochiamo anche per loro oltre che per l'Inter e per i nostri compagni. Se so fare tutto? Cerco di adattarmi ad ogni situazione, a quello di cui abbiamo bisogno. Si, mi considero un giocatore che sa fare un po' tutto ma prima di ogni cosa mi metto a dispisizoe della squadra. Durante una stagione ci sono momenti più o meno buoni, l'importante però è sempre continuare a lavorare. Ho bisogno di essere al 100% per essere al meglio  sono certo che adesso ci riprenderemo"

COME CRUZ - "L'ho conosciuto non so come era fuori dal campo, ma come caratteristica e carattere in campo siamo simili"

SCARAMANZIA - "La foto della mia famiglia sui parastinchi, quando sono in campo invece do un bacio al tatuaggio di mio figlio e mio padre"

RECOBA - "ho giocato con lui nel 2012, per me è un onore sentirlo parlare bene di me"

LOPEZ - "L'ho avuto come alleanatore, dopo qualche gara con la Fiorentina e lui mi ha voluto al Cagliari, un grande tecnico che sta ottenendo risultati importanti e spero che possa continuare così, meno che contro di noi"

MONDIALE - "Sempre difficile, equilibrato, dipende da come arriva la squadra in quel momento. Poi te la devi giocare. Abbiamo un girone che sembra abbordabile ma rischi di complicarti la vita, l'importante però è arrivare al massimo della condizione"

TABAREZ - "Dal primo giorno che mi ha portato in nazionale maggiore mi ha fatto giocare tutte le partite, ha visto questa crescita in me e a livello caratteriale il passo avanti l'ho fatto qui all'Inter, la pressione ti rende più forte"

SPALLETTI - "Ti insegna i movimenti che devi fare, ti spiega il motivo in modo che tu riesci a capire meglio quelle situazioni di gioco che ti si presentano davanti. Se leggi bene quello che succede in campo giochi meglio. Penso di aver migliorato aspetti del mio gioco, ci chiede di giocare in verticale, di guardarci attorno. Mi chiede di guardare meglio e non fermarmi alla prima giocata e questo mi ha fatto crescere"

MEAZZA - "Ti da tanta adrenalina già dal riscaldamento, da bambini tutti noi abbiamo sempre sognato di giocare in uno stadio del genere e penso a non fermarmi mai perché qui ci si guadagna tutto giorno dopo giorno"

TIFOSI - "Non solo presenti al Meazza anche quando vai a giocare fuori, tantissimi tifosi fuori dall'albergo, giochiamo per loro perché nel mondo ci sono tantissimi interisti"