Protagonisti assoluti al Torneo di Viareggio, in grado trascinare l'Inter alla vittoria finale, vincitori del premio di capocannoniere e di Golden Boy (miglior giocatore) della manifestazione: tratti che accomunano Simone Dell'Agnello e Federico Bonazzoli. Il primo, classe '92, fu il leader della squadra che conquistò l'edizione del 2011: grande promessa del settore giovanile nerazzurro, la sua carriera non è decollata come ci si aspettava e, tra un infortunio e l'altro, è scivolato in Serie D, dove attualmente indossa la maglia del Como. Il secondo, classe '97, fu la stella dell'edizione 2015: considerato uno dei migliori talenti di quell'annata (che comprendeva i vari Radu, Dimarco, Miangue, Puscas e Gnoukouri), riuscì ad esordire con la Prima Squadra a nemmeno 16 anni, lanciato da Walter Mazzarri, ma successivamente venne ceduto alla Sampdoria e, dopo le negative esperienze in prestito con Virtus Lanciano, Brescia e Spal, oggi si sta lentamente rilanciando a Padova, in Serie B, dove ha realizzato 7 reti e conquistato la Nazionale Under 21. Nel 2017 si impose all'attenzione del grande pubblico il croato Karlo Butic, che vinse la classifica marcatori di quell'edizione: dopo l'exploit al Viareggio, l'attaccante classe '98 fu ceduto al Torino, e in questa stagione si è diviso tra Ternana e Arezzo, senza riuscire a dare prova delle sue qualità. Un caso simile risale all'edizione del 2005, quando Antonio Croce conquistò il titolo di miglior marcatore del Torneo: classe '86, finì ben presto nel limbo della Serie C, senza confermare le doti realizzative emerse a Viareggio. In questa stagione ha giocato la prima parte di stagione con il Gravina, in Serie D, per poi passare al Taranto, sempre fra i dilettanti.
copertina