Lautaro Martinez non è un calciatore come gli altri e state certi che neanche la sua testa è comune a quella di molti suoi coetanei. Ce ne siamo accorti soffermandoci sul suo sguardo, che abbiamo incrociato più volte durante il ritiro di Appiano Gentile. Quelli di Lautaro sono occhi che non hanno paura, che non conoscono smarrimento, nonostante sia lontano migliaia di chilometri da casa e sia piombato in un calcio a lui totalmente estraneo fino a un mese fa. Lo chiamano “il Toro” e del toro ha la caparbietà, la tenacia di chi è consapevole della forza che può sprigionare ogni suo singolo movimento.
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Viaggio nel Lautaro-pensiero: “C’è Icardi? Vediamo se gioca”. Il “Toro” si è presentato così
L'ex attaccante del Racing si è già preso l'Inter con le sue prestazioni e la spiccata personalità che lo contraddistingue
GLI OCCHI CATTIVI - Lautaro Martinez si è presentato ad Appiano Gentile come uno che torna a casa propria dopo il lavoro, privo di ogni timidezza. E così anche quando scende in campo: «Lautaro fa gli occhi cattivi al suo avversario, non si sposta, è uno che ti sfida continuamente», disse Luciano Spalletti parlando di lui in un post partita. E probabilmente proprio il tecnico toscano è stato tra quelli che ha potuto constatare con maggiore entusiasmo e sorpresa di trovarsi di fronte un calciatore vero, di quelli che per ambientarsi non hanno bisogno di tempo, forse perché non ha mai potuto abituarsi a perderne. Probabilmente per indole, o forse per esigenza. Un giorno capiremo anche questo.
ICARDI? VEDIAMO SE GIOCA - Un viaggio nel Lautaro Pensiero ha provato a farselo qualche giorno fa anche Paolo Di Canio, sicuramente tra quelli che sanno riconoscere la personalità come un metal detector individua metalli: «Forse ancora non si è capito veramente Lautaro, io lo osservo da tanto tempo e questo è uno che non ha mai paura. Ha un modo tutto suo di pensare, non è di quelli timidi, di quelli che pensa “oddio, arrivo all’Inter, dove c’è Icardi che è l’idolo della folla…”. Questo arriva all’Inter e pensa “C’è Icardi, ok, vediamo se gioca”». Una descrizione perfetta, probabilmente la migliore sintesi sul Lautaro Pensiero, custodito nella testa del “Toro”, ma trasmesso da quegli occhi fieri che non hanno guardato terra neanche quando hanno incrociato lo sguardo di Godin e Gimenez, mica due qualsiasi…
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