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Victor Moses, la chiave del Chelsea vincente di Antonio Conte. Inter, ecco perché sì

L'ultimo nome rimbalzato attorno ai nerazzurri è quello del nigeriano: ecco come sarebbe utile alla causa

Marco Astori

Ogni tecnico ha il suo pupillo, quel giocatore da portarsi dietro in ogni squadra perché è certo della sua affidabilità: basti guardare Maurizio Sarri con Jorginho, Diego Simeone con Diego Costa, o più semplicemente Luciano Spalletti con Radja Nainggolan. In tutti e tre i casi l'allenatore ha preteso di avere a disposizione il suddetto calciatore, funzionale per il suo gioco e in grado di rappresentare la sua idea in campo. Anche Antonio Conte vuole fare lo stesso non appena siederà sulla panchina dell'Inter: nelle ultime ore sta infatti rimbalzando la notizia di un forte interesse del club nerazzurro nei confronti di Victor Moses, esterno destro nigeriano classe '90. Il giocatore è attualmente in prestito al Fenerbahce fino al 2020, ma un acquisto da parte dell'Inter permetterebbe il suo rientro anticipato dalla Turchia.

LA CHIAVE DI VOLTA - Victor Moses è stata una delle chiavi del successo di Conte sulla panchina del Chelsea. Prima dell'approdo dell'ex ct a Londra, il nigeriano non è mai riuscito a trovare continuità in Blues, essendo destinato a vari prestiti per maturare e conquistarsi un posto a Stamford Bridge. Ma al momento del suo arrivo, Conte ha immediatamente bloccato l'esterno, vedendo in lui il suo ideale quarto di centrocampo nel suo 3-4-3 londinese. Con Moses a destra e Marcos Alonso dall'altra parte del campo, infatti, il Chelsea ha letteralmente dominato le fasce in Premier League quell'anno, conquistando il titolo al primo tentativo. I numeri non sono straordinari: il nigeriano in campionato ha infatti collezionato tre gol e tre assist in 34 presenze. Ma ciò che fu strabiliante era il lavoro svolto dal giocatore: su e giù per la fascia per novanta e passa minuti, trasformandosi in ala aggiunta in fase di possesso e, in modo inedito, in quinto di difesa in fase difensiva. Fisico, fiato e grande rapidità: sono queste le caratteristiche che hanno permesso a Moses di svoltare una squadra che aveva il grande bisogno di trovare un esterno affidabile.

PERCHÉ SÌ - L'Inter ha ora il dovere di scegliere se compiere il passo definitivo, considerando che per quel ruolo è stato opzionato anche Danilo del Manchester City. Probabilmente tra i due, però, Conte sceglierebbe ad occhi chiusi il nigeriano perché, come detto, lo conosce alla perfezione e sa già quali compiti affidargli e in che modo, mentre il brasiliano sarebbe più un quarto di difesa che un quinto di centrocampo nel 3-5-2 "contiamo". Considerando che D'Ambrosio potrebbe essere utilizzato come difensore centrale e che Politano, non abituato a fare tutta la fascia, verrebbe utile come punta - ruolo già impiegato al Sassuolo -, l'esperienza di Moses potrebbe fare al caso dell'Inter, considerando appunto la conoscenza pregressa del tecnico e i costi abbastanza contenuti dell'operazione. Il valore di mercato dell'esterno è di circa 14 milioni di euro, ma considerando l'annata non esaltante in Turchia - solo dieci presenze e due gol -, la cifra potrebbe essere ulteriormente abbassata. E se la vera intenzione dell'Inter è quella di investire la maggior parte del budget per rinforza centrocampo e attacco, l'idea Moses potrebbe essere quella giusta: anche perché Antonio Conte non avrebbe alcun dubbio a riguardo.

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