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Vidal, solo Inter dopo la maxi squalifica col Cile: “Bivio futuro, la clausola…”
Saranno mesi decisivi, i prossimi, per il futuro di Arturo Vidal. Dopo la maxi squalifica con la sua nazionale (salterà i prossimi tre impegni verso le qualificazioni ai Mondiali con il Cile), il centrocampista potrà concentrarsi solo ed esclusivamente sull’Inter. Colpa di un’entrataccia con l’Ecuador, che gli è costata il rosso diretto e il lungo stop. Niente nazionale, massima concentrazione sui nerazzurri e prima chance in arrivo già domani contro la Lazio: Vidal è infatti favorito su Gagliardini per sostituire lo squalificato Calhanoglu. Strada spianata per Arturo, che era nell’undici titolare anche col Bologna (match poi non disputato).
Così La Gazzetta dello Sport sul futuro di Vidal, tra campo e mercato: “Con Inzaghi si è rivisto il vero Vidal con maggior continuità, tanto che per il tecnico è diventato il primo ricambio per ciascuno dei tre titolari: tra campionato e Champions, Vidal è infatti il giocatore che più volte ha preso il posto tanto di Brozovic, quanto di Barella e Calha (quattro volte ciascuno). […] Dalla sfida con la Lazio in poi, tra campionato, Supercoppa e coppa Italia si andrà avanti praticamente senza respiro fino all’atteso incrocio europeo con il Liverpool. Ci sarà da vedersela con Juventus, Atalanta, Venezia ed Empoli prima di un derby cruciale (il 6 febbraio, subito dopo la sosta) in ottica scudetto. A quell’appuntamento il cileno ci arriverà riposato, complice la maxi squalifica rimediata dalla Fifa, e per Inzaghi non può che essere un valore aggiunto. Il calendario del prossimo mese e la possibilità di giocare con maggior continuità consentono a Vidal di giocarsi tanto anche in chiave futura, perché si avvicina il bivio di giugno e di un contratto a cui l’Inter potrebbe decidere di porre fine.
Il contratto del cileno con scadenza nel 2023 contiene infatti una clausola che consente ai nerazzurri di sciogliere il vincolo con un anno di anticipo tramite il pagamento di una penale di quattro milioni, vale dire circa la metà di quanto percepirebbe il giocatore negli ultimi 12 mesi in Italia. La società dovrà dunque fare i propri conti, valutando il potenziale risparmio ma anche il costo aggiuntivo di chi andrà a sostituirlo in rosa. Un’attenta analisi di costi e benefici che non può prescindere dalla necessità di ridurre i costi di gestione e, allo stesso tempo, di mantenere il livello di competitività del gruppo (e alzarlo, se possibile). Da qui a giugno è tutto nelle mani, o meglio nei piedi di Vidal, a cui (volente o nolente) non resta altro che focalizzarsi sull’Inter mentre tifa a distanza per la Roja”, si legge.
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