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Arturo Vidal sarà presto un giocatore dell'Inter. Il cileno è atteso in giornata a Milano, domani effettuerà le visite mediche e si metterà subito a disposizione di Conte, che lo ha voluto fortemente. È stato proprio il tecnico a spingere per l'arrivo di Vidal che conosce bene fin dai tempi della Juve.
"Conte rivuole Arturo perché sa fare più cose. È un jolly, la sua carta vincente. In campo sa spaziare, ricopre ruoli diversi per esserci e per farsi sentire. Sempre. Dalla trequarti all’interno della linea mediana, dalla fase offensiva a quella di copertura. Attacca e difende: è un giocatore duttile, moderno ed efficace. Approdato in Italia dopo quattro anni a Leverkusen, Arturo impara a far tutto col tempo. Da motore mobile della “prima” Juventus campione d’Italia, la sua posizione avanza senza fretta. E quando sulla panchina bianconera si siede Massimiliano Allegri, si sposta a ridosso delle due punte per dare un imprinting sempre più europeo alla squadra che sfiora il Triplete a Berlino. Proprio come allora, oggi Vidal parte da Barcellona e arriva a Milano per giocare sulla trequarti. Almeno all'inizio, prima di arretrare all'occorrenza", spiega Gazzetta.it.
"Il cileno è corsa, tecnica ed esplosività. È dribbling e cross, colpo di testa in inserimento e tiro dalla distanza. Se serve può stare addirittura in difesa, come successo a volte in passato. E a guardare la campagna acquisti nerazzurra, non è il solo a saper variare e a poter fare almeno due ruoli. Lo stesso vale per Aleksándar Kolarov, arrivato dalla Roma, e per Matteo Darmian, fermo a Parma con in tasca un biglietto per Milano. Entrambi terzini di difesa, pronti però a giocare da esterni in posizione avanzata (nonostante l’età nel caso del serbo). Parola d'ordine? Duttilità. Non è un caso, ma una scelta", chiude il portale del quotidiano.
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