Ultime 8 partite di campionato: l'Inter di Antonio Conte, con 11 punti di vantaggio sul Milan secondo in classifica, vede sempre più vicino il traugardo scudetto che manca in bacheca da ormai 10 anni. Un finale di stagione da affrontare al meglio, sia chi ha tirato il gruppo fin dall'inizio sia quelli che, per un motivo o per un altro, non sono riusciti a dare un grande contributo alla causa. Tra questi figurano Arturo Vidal, Stefano Sensi e Matias Vecino: i tre, come scrive Tuttosport, si giocano la riconferma.
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Inter, esame finale per tre: Vidal, Sensi e Vecino si giocano la riconferma
I tre centrocampisti sperano in un finale di stagione da protagonisti per assicurarsi un futuro in nerazzurro
Vidal, tra delusioni e richieste
"Chi ovviamente ha fin qui sostanzialmente deluso è Vidal, il soldato invocato da Conte per due mercati e arrivato la scorsa estate. [...] Vidal ha oggettivamente fatto poco per meritarsi una maglia da titolare e infatti lo stesso Conte, da metà febbraio in poi, lo ha retrocesso in panchina. Il tecnico ha anche spiegato pubblicamente la necessità che Vidal ritrovasse la giusta condizione e forse anche per questo il 12 marzo il cileno si è sottoposto a un intervento di pulizia del ginocchio sinistro. Sabato scorso, dopo aver bruciato le tappe, Vidal si è fermato per una leggera infiammazione che lo costringerà a saltare la trasferta di Napoli, ma poi spera di poter vivere da protagonista il finale di campionato.
Il suo agente ha già ricevuto dei sondaggi - Flamengo e Olympique Marsiglia in primis -, ma l’ingaggio da 6.5 milioni per la stagione ventura, potrebbe stoppare sul nascere qualsiasi discorso, anche se tutto passerà dalla valutazione di Conte".
Sensi e Vecino, calvario comune
"Sensi e Vecino, insieme, hanno messo insieme 471 minuti in stagione. Il primo, dopo un anno e mezzo di problemi fisici, spera di aver finalmente superato il periodo no. La scorsa settimana ha giocato 112 minuti fra Sassuolo e Cagliari (titolare con i sardi), prima aveva dato il suo contributo in nazionale. Sensi punta a un finale super per convincere Conte a ridargli maggiore fiducia in futuro e Mancini a portarlo agli Europei.
E Vecino? L'uruguaiano ha perso sette mesi per recuperare dall'intervento al ginocchio destro svolto a luglio, nelle ultime quattro gare è sempre subentrato, per 30 minuti complessivi. Lui è stato l'uomo del ritorno in Champions e vorrebbe lasciare un segno anche sullo scudetto. Poi si vedrà: sulla carta è lui il centrocampista più di altri candidato alla cessione, ma mai dire mai".
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