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Wes dice tutto: Moratti, Mourinho, Gasperini, lo Utd, lo scudetto e…la sigaretta

Daniele Mari

Wesley Sneijder, intervistato da La Gazzetta dello Sport, si confessa e spiega i motivi che l’hanno convinto a restare all’Inter, ma non solo. Il genio di Utrecht parla di Moratti, di Mourinho e di quella foto che lo ritraeva con una...

Wesley Sneijder, intervistato da La Gazzetta dello Sport, si confessa e spiega i motivi che l'hanno convinto a restare all'Inter, ma non solo. Il genio di Utrecht parla di Moratti, di Mourinho e di quella foto che lo ritraeva con una sigaretta in bocca:

Il Manchester United?

"Non ne voglio più parlatre. Sono felice di essere rimasto perché non avevo mai pensato di andarmene. A fine stagione ho pensato solo al ritiro di Pinzolo, poi la società ha chiamato il mio procuratore e gli ha detto che volevano cedermi perché avevano bisogno di soldi. Così ho parlato con il Manchester United, lo sanno tutti. Poi è cominciata la trattativa per cedere Eto’o e le cose sono cambiate».

E il Manchester City?

«Non so niente di questo. Io a Milano sto bene, mi piace la gente, mi piace il calcio italiano, la squadra è buona e il presidente il numero uno. Non ho motivi per andarmene. L'Inter non è più quella di Mourinho? Ma è sempre forte. Vincere la Champions è difficile, per il campionato possiamo farcela. Forlan è bravo, Zarate anche, Alvarez è giovane ma gioca bene. E per il resto siamo quelli di prima".

Forlan rimarrà fuori dalla Champions...

"Vorrà dire che a segnare ci penso io..."

Dove giocherò?

"Non lo so. Ho fatto il trequartista, l'esterno, il centrale. Gasperini è preparato, alla fine giocheremo come sempre. E se non vuole il trequartista mi arrangerò. Se sono rimasto tranquillo quest'estate? Si, perché sono abituato a stare sul mercato. Ma se sono all'Inter, penso solo all'Inter. Solo se andrò da un'altra parte, cambierò vita"

Parlato con Moratti?

"Tante volte, è una persona eccezione. Capisce in anticipo cosa passa per la testa ai giocatori. E' un fenomeno. Mourinho? E' il numero uno. Anche dopo quello che è successo in Spagna, lo difendo: nella concitazione possono succedere tante cose. Mourinho mi ha consigliato di restare? Si, lui è un cuore nerazzurro, mi ha sempre detto di restare".Durante questi mesi passati in sospeso, che cosa l’ha infastidita di più?

"Niente, io voglio solo giocare, vincere e divertirmi. Non gioco per i soldi. Se giocassi solo per i soldi, smetterei. La foto della Gazzetta con la sigaretta in bocca? Nessun problema, stavate facendo il vostro lavoro. E mi avete fatto un favore, perchè mi sono convinto e ho smesso di fumare da tre settimane. Noi calciatori cerchiamo di regolarci ma siamo essere umani e durante le vacanze se uno beve o fuma bisogna capirlo".

Il campionato?

"La Juve è una buona squadra, può lottare per il campionato come Roma e Napoli. Anche se Milan e Inter sono un po’ più forti».

Dunque non le ha dato fastidio proprio niente in questa estate di chiacchiere. Neanche quelle sul suo matrimonio?

"Ecco, questo un po’ mi scoccia, perché io e Yolanthe stiamo benissimo insieme. Se lei lavora a Los Angeles e io sono a Milano, è chiaro che mi vedono fuori a cena da solo.

Resterà all’Inter fino alla fine della carriera?

"E chi può dirlo. Ho un contratto fino al 2015 e mi piacerebbe rispettarlo,manon dipende soltanto da me. A me, come ho già detto, di Milano piace tutto, dalla vita che si fa ai tifosi. E voglio continuare a vincere».

Glielo ha detto a Moratti?

"Moratti capisce tutto senza bisogno di dire niente. E’ troppo forte».