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"Lautaro sarà il capitano? Molto probabile che lo sarà, in finale c'era ancora Brozovic e non è stato lui capitano. Lautaro è un giocatore molto importante per noi. È un riferimento, è molto difficile che vada via. Deluso dopo il Mondiale? Ho parlato con Lauti, abbiamo un ottimo rapporto. Sono stato fortunato a vedere l'intero Mondiale e ho visto che quando è uscito dal campo e Julián Álvarez ha segnato il gol, è stato il primo ad abbracciarlo. Sono ragazzi positivi, che lasciano da parte l'interesse personale, perché l'obiettivo era diventare campione del mondo. E il ragazzo lo ha dimostrato. E con l'Olanda doveva calciare un rigore decisivo, quindi che era altrettanto importante, perché è la verità, era importante. E quando è tornato è arrivato più cattivo".
"Quando abbiamo comprato Lautaro non abbiamo guardato all'immediato, ma a quattro o cinque anni, ed è successo di tutto. Essendo così giovane, all'inizio ti prende l'entusiasmo, ma poi come tutti ha avuto alti e bassi. E a un certo punto trovi un equilibrio e rimani lì , e così è stata la carriera di Lautaro. Cosa cerchiamo in un giocatore? "Molta personalità, soprattutto nei momenti difficili, e generosità. I calciatori argentini piacciono per questo, perché ci adattiamo a qualsiasi tipo di circostanza.
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