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Zanetti: “Ieri sfortuna, è il calcio. Rinnovo a tempo indeterminato, il mio ruolo…”

Il vicepresidente dell'Inter annuncia il suo rinnovo con la società e ha parole dolci per Francesco Totti

Daniele Mari

Javier Zanetti, intervistato da Il Giorno in occasione della celebrazione dei 60 anni, ha parlato di tanti argomenti, con una breve battuta anche sulla partita di ieri contro il Genoa. "C'è stata un po' di sfortuna ieri, il calcio è questo".

TOTTI - "Io ho un grandissimo rapporto con Totti, ci siamo affrontati per tanti anni e c'è ammirazione e rispetto da parte di entrambi. Stiamo parlando di un grandisimo campione che ha fatto la storia della Roma. Ieri per nostra sfortuna ha fatto vincere la Roma, è uno di quei giocatori che possono decidere la partita in ogni momento. Mi auguro che la storia con la sua squadra del cuore finisca al meglio, ho passato anche io questo momento e la mia società è stata esemplare in tutto quello che mi ha dato. Il nostro legame continua. Sei mesi prima della fine del campionato ho deciso di smettere e ne ho parlato con la società, insieme abbiamo preparato un percorso per finire al meglio. Credo che in questo momento, al di là dell'allenatore di turno, la cosa più importante è la società, è più importante di noi giocatori e degli allenatori. Per questo mi auguro che Francesco possa finire la sua carriera al meglio la sua carriera e che ci sia buon senso affinché questa bellissima storia finisca come si deve".

DA MORATTI A THOHIR. PERCHE' TU NON SEI STATO MESSO IN DISCUSSIONE, A DIFFERENZA DI ALTRI? - "E' merito di entrambi. Quando ho parlato con Moratti e Thohir avevo preso la decisione e mi sono preparato per finire la mia carriera. Era un momento di passaggio di proprietà. Moratti mi conosceva da 20 anni, Thohir mi iniziava a conoscere. E' normale che in questi due anni ci siamo conosciuti di più. Ho iniziato una nuova vita, una nuova carriera, mi sono messo a studiare e non è semplice dopo 23 anni da calciatore, smettere e passare a fare un altro ruolo. Essere vicepresidente è molto importante perché porto nel cuore questi colori e cerco sempre di mettermi a disposizione e di trasmettere cosa significa l'Inter per me. Credo che questo sia stato apprezzato da Thohir, considerando anche il rinnovo del contratto che sarà a tempo indeterminato. Questa è un'altra testimonianza di fiducia nei miei confronti. Mi auguro di poter continuare a contribuire. Tempo indeterminato? Ormai ho tre bambini italiani, io sono interista dal primo giorno in cui sono arrivato alla Pinetina e l'Inter ce l'ho cuore, per questo ci tengo tantissimo a rendermi utile per tutto quello che potrà essere. Il mio è un ruolo ampio, non solo legato alla parte sportiva. Tutti pensano che dopo 23 anni da calciatore tu possa fare solo quello ma non è così. Ma mi sono messo a studiare per fare anche altro, posso essere utilizzato in altri campi, porto il nome dell'Inter nel mondo e all'estero trovo tanti tifosi. Sono stato in Cina fino a qualche giorno fa. Lì ti rendi conto di cosa rappresenti e cosa hai fatto, ti rendi conto dell'amore delle persone. Persone come Maldini, Del Piero, Totti, come sarà per Buffon meritano un posto nel loro club. Non voglio essere frainteso, non deve essere dovuto. Qualcuno pensa che noi siamo persone ingombranti, in realtà è il contrario. Noi possiamo solo contribuire, non vogliamo rubare il posto a nessuno ma contribuire alla crescita della società, solo questo. Spero che questo capiti anche a Francesco dopo 23 anni di Roma, merita un finale felice"

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