L'Inter, domani, oltre a ritornare in Europa dopo un anno e mezzo, ritorna nella città e nello stadio dove venne messa quella che fu la prima pietra sulla conquista del Triplete. In quell'occasione in campo c'era il capitano Javier Zanetti che oggi sale sull'aereo in veste di dirigente, Chi meglio di lui può raccontare quella notte. Ecco le sue parole a Tuttosport: "Prima della partita, José ha attaccato ai muri dello spogliatoio la classifica del girone senza avere nemmeno il bisogno di dirci nulla: bastava guardarla, per rendersi conto che eravamo quasi fuori e che quella sarebbe stata la partita della vita.
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Zanetti: “Kiev? Vi racconto la svolta di Mou. Quando andò da Moratti e disse…”
L’Inter, domani, oltre a ritornare in Europa dopo un anno e mezzo, ritorna nella città e nello stadio dove venne messa quella che fu la prima pietra sulla conquista del Triplete. In quell’occasione in campo c’era il capitano...
Nel primo tempo, non funzionava niente e avevamo fatto una fatica terribile e Mourinho, senza perdere un attimo ci disse “Siamo fuori: ora rischio il tutto per tutto”. Tolse Cambiasso e Chivu per mettere Thiago Motta e Balotelli poi, a dieci minuti dalla fine, mise pure Muntari per Samuel e mi disse di fare il centrale, visto che in campo era rimasto un unico difensore, ovvero Lucio. Non so se Moratti avrebbe esonerato Mourinho se non avessimo passato il girone, certo è che quella notte ci siamo resi conto che nulla sarebbe stato impossibile per quella Inter. Però, già nella stagione precedente, era scattato qualcosa dopo l’eliminazione con il Manchester a Old Trafford quando Mourinho andò da Moratti e gli disse “Ha visto, l’atteggiamento è cambiato: mi dia i giocatori giusti e vinceremo anche in Europa”. E così è stato. Però, senza quella rimonta a Kiev non ci sarebbe stato futuro e, oltre alla Champions, ci saremmo giocati pure il prestigio"
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