Zanetti: “La 4 per sempre? Onore e orgoglio. Per tornare a vincere l’Inter…”

Ai microfoni di Rai Sport durante il 'Processo del lunedì' Javier Zanetti ha commentato il grande evento di Match for Expo e l'emozione che ha provato davanti ai tifosi che lo hanno acclamato per tutta la serata: "Se mi sono emozionato ancora? Si dopo la partita contro la Lazio qui a San Siro ancora una volta i miei tifosi mi hanno regalato questa grandissima festa, devo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa partita di beneficenza. Credo che ce l'abbiamo fatta a siamo felici per questo".

Cosa significa per te vedere la propria maglia ritirata? "Sono onorato, orgoglioso, mi rendo conto di cosa significa. La famiglia dell'Inter sa quanto ci tengo a questa maglia, quanto le voglio bene, credo che sará così per sempre".

Tutti gli avversari ti hanno voluto bene. Anche questo ha un significato profondo? "Questa è la cosa che mi fa più piacere perchè tutti gli avverrsari che c'erano con me stasera sono stati sempre molto rispettosi nei miei confronti. Durante la mia carriera con qualcuno ho costruito una grande amicizia e questo mi fa piacere".

L'Inter è andata a Thohir, forse Berlusconi vende il Milan. Cosa sta succedendo?"È un periodo di cambiamenti. Il calcio italiano sta attraversando un momento difficile però siamo fiduciosi che tutto possa migliorare. Due squadre come l'Inter e il Milan devono tornare ad essere protagoniste".

Questa sera hai visto un film della tua carriera. Quale è la cosa più grande che ti rimane? "L'amore, l'affetto di tutta questa gente. Quello nessuno te lo regala, me lo porterò sempre".

Qual è la vittoria più bella che ti viene in mente? "Quella di Madrid perchè l'Inter non arrivava in finale da tantissimo tempo. Vincere questa coppa è molto prestigioso e avere il privilegio di essere capitano non capita sempre. Quella sera è stata magnifica per me".

Zanetti può dare ancora una mano in campo..."Grazie (ride,ndr)"

Che tempi prevedi per tornare a vincere?"Speriamo il prima possibile. Sappiamo che è difficile, complicato. Le squadre non si costruiscono dall'oggi al domani, bisogna avere pazienza, tempo per lavorare e credo che così possiamo tornare a lottare per il vertice".

Come ti trovi in questa nuova veste di dirigente? Ti sei abituato?"Piano piano mi sto abituando. Sto studiando, è cambiato completamente rispetto a quando ero in campo però cerco di imparare che è la cosa più importante. Soprattutto ci sono tante cose in positivo da fare, spero di rendermi utile".

Un pronostico su Juve-Real? "Io credo che possa succedere di tutto perchè si affrontano due grandi squadre. La Juve sta facendo molto bene, il Real è una squadra fortissima. Può succedere di tutto...".