copertina

Zanetti: “Mazzarri era dispiaciuto. Battiamo la Lazio, poi i saluti. Thohir? Mi ha detto…”

Daniele Mari

Sempre accanto alla sua Inter, quando si vince e quando si perde, quando le cose vanno bene e quando c’è da unirsi ancora un po’ di più del normale per superare anche i momenti più difficili. Ai microfoni di Andrea Paventi, in...

Sempre accanto alla sua Inter, quando si vince e quando si perde, quando le cose vanno bene e quando c'è da unirsi ancora un po' di più del normale per superare anche i momenti più difficili. Ai microfoni di Andrea Paventi, in un'intervista in onda su Sky Sport 24, Javier Zanetti prova a spiegare quello che è successo nell'ultima partita contro il Milan, ma soprattutto, si prepara a vivere con l'Inter e i suoi tifosi la prossima contro la Lazio. 

Il derby poteva dare qualche certezza in più nella corsa verso l'Europa League, ma dentro lo spogliatoio ha lasciato solo un po' di amarezza o qualcosa di più?

"Ha lasciato purtroppo l'amarezza di non aver vinto e di non aver giocato bene, ma adesso dobbiamo pensare a queste ultime partite che mancano".

Hai affrontato tanti momenti della storia dell'Inter, quello attuale che momento è?

"Credo ci siano delle difficoltà, ma la cosa più importante è come vengono affrontate. Credo sia fondamentale il fatto che dipenda ancora tutto da noi e faremo il possibile per vincere contro Lazio e Chievo".

Adesso puoi quasi già iniziare a parlare da dirigente, ma possiamo dire - a scanso di equivoci - che questa partita non ha creato crepe nel gruppo? Puoi dire che questa squadra sta andando nella stessa direzione?

"Si, credo che nell'arco della stagione possono capitare momenti di difficoltà, ma l'importante che il gruppo sappia reagire e abbiamo la possibilità di dimostrarlo sabato sera".

Che cosa vi ha detto Walter Mazzarri?

"Era dispiaciuto come tutti noi per aver perso una partita molto sentita come può essere un derby. Ma ripeto, non c'è tempo per lamentrasi, bisogna subito preparare al meglio le due partite che mancano e che sono fondamentali".

Ti aspettavi una stagione più semplice, almeno per l'obiettivo Europa League?

"Era normale, credo ci possano essere delle difficoltà ma, ripeto, la cosa più importante è come le si affronta e credo che questo gruppo saprà reagire a tutti questi momenti".

Sei emozionato pensando a sabato sera?

"Si, sicuramente ci sarà una grande emozione dentro di me, ma allo stesso tempo credo che la cosa più importante sia l'obiettivo di squadra che è vincere la partita e poter raggiungere l'obiettivo che è l'Europa League".

E' quindi importante che la squadra faccia bene?

"Mi auguro che possa essere una grande festa, ma prima bisogna vincere la partita. Dopo ci sarà sicuramente grande emozione da parte mia per poter abbracciare tutti i miei tifosi".

Con la Lazio giocherai? Ne hai già parlato con Mazzarri?

"Queste sono scelte che fa il Mister. Lui sa che sono a disposizione quando avrà bisogno".

Con l'esperienza che hai, ti è mai venuto in mente di fare l'allenatore?

"No, sinceramente no. Magari più avanti, non so, ma credo che la mia carriera sia indirizzata in un'altra direzione".

Hai sentito il presidente Thohir in questi giorni dopo il derby?

"Lui è sempre molto vicino. E' stato con noi la settimana scorsa, arriverà per questa partita che è fondamentale. Credo che tutti vogliamo fare bene":

La cosa più bella che ti ha detto Erick Thohir quando avete parlato del tuo futuro?

"La prima cosa che mi ha detto, e che mi ha fatto molto piacere, è che io ero una leggenda non solo per l'Inter ma per tutto il calcio mondiale. Questo mi ha fatto un enorme piacere".

Hai pensato a come sarà se dovessi giocare e fare gol alla Lazio? Insieme al gol alla Roma per la lotta scudetto, quello fatto in finale contro i biancocelesti rimane il più bello...

"Quel momento non lo dimenticherò perchè è stata una serata fantastica per tutti noi, per la famiglia dell'Inter. Ma ripeto, la cosa più importante è che la squadra possa disputare una grande partita e che venga sostenuta da parte dei nostri tifosi, che saranno in tanti per questo momento molto importante".

I tifosi sono sempre coloro che soffrono e vicini alla squadra. La gente ci sarà anche sabato sera, purtroppo un po' meno, per stare vicino alla squadra. Ti senti di dare loro un messaggio?

"Mi dispiace che non sarà presente la Curva, ma credo che il tifoso interista sarà presente come in tante occasioni e soprattutto so che capisce quando la squadra è in difficoltà e lo sosterrà fino alla fine, che sarà una vittoria per tutti".