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La nuova Inter riparte dal passato: Zanetti scende in campo e non nega, il ruolo cambia

Alessandro De Felice

L'ex capitano dell'Inter, con il passare del tempo, potrebbe svolgere ruoli sempre più operativi. Un'ipotesi che Moratti aveva già previsto

Da Mancini a Zanetti il passo è più breve di quanto ci si possa immaginare. Solo pochi mesi fa si elogiavano i meriti del tecnico jesino, in grado di convincere diversi calciatori a raggiungere il nerazzurro e oggi, anche l’ex capitano, fa sentire la sua voce in trattative che potrebbero rivelarsi fondamentali. É stato così per Ever Banega, calciatore argentino che, soprattutto nel corso dell’ultima stagione, si è imposto nel calcio europeo come uno dei migliori centrocampisti a livello europeo. “Ho parlato con Zanetti”, ha dichiarato l’ormai ex Siviglia in un’intervista e il vicepresidente dell’Inter non smentisce: “Se ho convinto Banega? Faccio parte di un gruppo di lavoro con Ausilio e Gardini”. L’ex capitano non toglie meriti agli altri, ma per la prima volta lascia intendere come il mercato sia anche cosa sua, ponendosi per l’appunto all’interno di un gruppo di lavoro.

RAPPORTI E COMPETENZA - Anche Massimo Moratti, in tempi non sospetti, aveva lasciato intendere come si aspettasse compiti che prevedessero una maggiore operatività per Javier Zanetti. L’ex patron non si era sbilanciato in merito, ma la sensazione è che si riferisse proprio a compiti tecnici. L’ex capitano e numero quattro dell’Inter può contare su un grandissimo credito in Argentina e su rapporti privilegiati, che potrebbero anche favorire il club nerazzurro. Rapporti si, ma anche competenze, visto e considerato che già qualche anno fa Zanetti spese parole al miele per quel Paulo Dybala, poi finito al Palermo in B e che oggi vale svariati milioni di euro. Insomma, non ci sarebbe da stupirsi se in futuro Zanetti si trasformasse in uomo mercato, magari con la collaborazione iniziale di qualcuno più esperto.

LA MISSION DI AUSILIO - Intanto resta da valutare la posizione di Piero Ausilio: il contratto dell’attuale ds scadrà nel 2017 e ad oggi non gli è ancora stato proposto alcun rinnovo. Non è una novità per Erick Thohir, che prima di rinnovare la fiducia ai propri dirigenti, è abituato a valutare il lavoro svolto alla fine dell’intero mandato. Quest’anno la mission di Ausilio è abbastanza complicata: rinforzare la rosa e vendere tutti quegli elementi che la società reputa poco utili al progetto.