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Zanetti: “Vedere felici i nostri tifosi la cosa più bella. Su Moratti e Inter-Juve…”

Daniele Vitiello

L'intervento del vicepresidente dell'Inter ad un evento Volvo

Javier Zanetti, intervistato da Beppe Severgnini ad un evento Volvo, ha ripercorso la sua carriera sin dai primi calci al pallone: "A 12 anni ho avuto una grande delusione. Sono tifoso dell'Independiente, ho giocato per 5 anni lì quando ero bambino, ma è arrivato un momento in cui l'allenatore mi ha detto che non crescevo più ed era vero. Tornai a casa piangendo, quella fu una grandissima delusione, ma iniziai a lavorare con mio padre che faceva il muratore. Vedevo da vicino i sacrifici che facevano per me, e decisi di riprovare. In una delle poche pause che mio padre faceva mi chiese cosa volessi fare da grande, gli risposi che volevo fare il calciatore e mi disse di riprovare. Quelle parole sono state fondamentali, mi hanno dato la spinta per tentare ancora una cosa che un mese prima mi portava solo delusione. Sono andato a giocare in un altro quartiere molto umile, quando ho conosciuto Paula, figlia del presidente, si è creato un gruppo importante e lì ho capito che potevo farcela. Con Paula era tutto di nascosto perché era molto piccola, aveva 15-16 anni, e per il papà era tutto di nascosto. Più avanti chiese al padre di andare a vedere il Talleres, squadra rivale rispetto alla loro, e il padre non voleva portarla, ma lei voleva perché c'ero io. La mamma era complice nostra".

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