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Zanetti: “Wolfsburg? Dura ma ritorno in casa. L’importante è che capiscano che…”

A Radio24, durante il programma Tutti convocati, è intervenuto il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti per presentare il film a lui dedicato che stasera sarà proiettato in tutti i cinema d’Italia. Ecco le sue parole:  –...

Eva A. Provenzano

A Radio24, durante il programma Tutti convocati, è intervenuto il vice presidente dell'Inter Javier Zanetti per presentare il film a lui dedicato che stasera sarà proiettato in tutti i cinema d'Italia. Ecco le sue parole: 

- Ciao Capitano, come stai?

Ciao, sto bene, tutto bene...

- Come ti senti da uomo-cinema, Javier?

Non me lo immaginavo. Ma ormai siamo alla presentazione allora speriamo che vada tutto bene. 

- Meglio tu o Brad Pitt?

Non esageriamo adesso. Io sono agli inizi (ride.ndr).

- Nel film Moratti e Mazzola quasi si contraddicono sul tuo arrivo all'Inter. Come è andata davvero?

In realtà quell'anno lì erano arrivati Rambert, Ince e Carlos. Potevamo giocare solo tre stranieri. E io ero il quarto. Quando loro hanno preso Rambert lui ha visto una mia cassetta gli è piaciuta una mia prestazione e lui ha detto di prendere il 4 dell'Under23 argentina. Ed ero io. 

- Quali saranno i campioni che giocheranno con te al Match for Expo?

Tanti campioni che di sicuro vogliono essere insieme a me. Ci teniamo molto perché sarà primo evento sportivo Expo. Per noi è importante perché il ricavato andrà alle associazioni di Milano che lavorano sul territorio. 

- Come te l'aspettavi la carriera quel giorno che sei arrivato all'Inter?

Non ho nessun rimpianto, ho messo solo la maglia dell'Inter, diventare capitano e referente, con tutto l'affetto dei tifosi che mi è stato dato, essendo straniero e giovane non potevo neanche sognarlo. Sono soddisfatto e posso ringraziare, il presidente Moratti, la sua famiglia, i tifosi tutti, chi mi ha accolto a Milano e all'Inter come se fossero casa mia perché poi lo sono diventate 

- Il Wolfsburg è forte vero?

Tutte le squadre sono forti a questo punto della competizione. Questa squadra ha battuto il Bayern due settimane fa e non sarà semplice. Poi giochi il ritorno in casa ed è importante questo, bisogna fare bene la prima partita per avere il presupposto di arrivare ai quarti. 

- Anche perché sembra che l'Inter non riesca mai a chiudere niente, anche ieri si è sofferto...

Soffriamo però ieri abbiamo avuto un'altra dimostrazione che le cose stanno migliorando. Le vittorie in campionato hanno dato autostima ai ragazzi. Il lavoro di Roberto si vede e speriamo di continuare. 

- Mancio ha superato la fase complessa, la strada è in discesa?

Non so se è in discesa ma la situazione è migliorata tantissimo. L'Europa è il nostro obiettivo. Mesi fa non arrivavano i risultati, le prestazioni non erano così brutte tutto sommato. L'importante è che i ragazzi abbiano capito l'importanza per la società e per i tifosi di tornare ad essere protagonisti e ce la stanno mettendo tutta. 

- Sei la voce più importante dell'Inter, nessuno è amato come te, vuoi dire qualcosa ai tifosi?

Cercheremo di costruire una società di una squafra che portino avanti la storia dell'inter, insieme dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi al più presto. Il calcio italiano non è in buon momento, ma in futuro speriamo di tornarci perché la piazza lo merita. 

- I pizzini di Mancini, faceva così anche quando c'eri tu in campo?

Con noi urlava, urlava forte. (ride.ndr)

- Ma l'ultima volta che sei stato spettinato quando è stata?

Soprattutto quando sono a casa che i miei figli giocano con me e mi prendono i capelli, devo farmi una foto. Mi chiedono di smetterla di cantare. 

- Dove può arrivare Icardi?

Icardi sta facendo molto bene, è molto giovane ha tutto davanti può arrivare ad essere un grande giocatore.