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Per Maurito Zarate la sfida di stasera è un piccolo derby. Lui che ha vissuto due stagioni importanti alla Lazio, non può non vedere come principale nemico calcistico la Roma del suo 'acerrimo' nemico Francesco Totti.Eppure il talento argentino avrebbe potuto iniziare la sua carriera italiana proprio nella squadra giallorossa. E' lui stesso a ricordarlo dalle pagine del Corriere dello Sport: "L’agente che mi ha aiutato ad andare alla Lazio, Luis Ruzzi, mi aveva offerto alla Roma, ma i dirigenti giallorossi dissero che non ero il giocatore che stavano cercando o una cosa del genere e così sono finito alla Lazio. La Roma è una squadra forte che sta cercando di ringiovanire la rosa, mantenendo comunque giocatori d’esperienza come Totti, Perrotta e altri. Mi sembra un buon progetto, ma per portarlo avanti bisogna dare tempo all'allenatore".Totti - Zarate, sono stati i simboli dei derby per ben due stagioni, e sul capitano romanista Maurito dice: "Quella frase (Totti è un giocatore finito n.d.r.) la stampa l’ha fatta diventare un caso. Frasi così nel calcio se ne dicono. I fenomeni comunque sono quelli che vincono i Palloni d’Oro... Lui il principale pericolo? La Roma ha diversi grandi giocatori. A me piacciono molto Bojan e Osvaldo e dobbiamo stare attenti".Dimenticata la parentesi della sua lazialità, il numero 28 nerazzurro pensa alla sua nuova squadra e la descrive in termini entusiastici: "L’Inter è la squadra più grande al mondo. Anche la Lazio è un grande club, ma qui si lotta per traguardi diversi e più importanti. E io a Lotito fin dal primo anno ho detto che volevo lottare per vincere tutto. Non era questa però la maniera in cui volevo andarmene. Speriamo solo che alla fine di quest’anno tutti siano contenti".
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