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Zeman: “Juventini? Negano tutto. Inter? Tutto sui singoli.Tifosi mi ammirano? E’…”

Eva A. Provenzano

Zdenek Zeman, dopo il 4 a 1 rifilato all’Inter al Meazza con il suo Cagliari, è ospite della Domenica Sportiva in onda su Rai2. Ecco cosa ha detto l’allenatore:  – Poteva essere un 5 a 1…  No, perché se non avesse...

Zdenek Zeman, dopo il 4 a 1 rifilato all'Inter al Meazza con il suo Cagliari, è ospite della Domenica Sportiva in onda su Rai2. Ecco cosa ha detto l'allenatore: 

- Poteva essere un 5 a 1... 

No, perché se non avesse parato il rigore non avremmo fatto calcio d'angolo, sarebbe comunque stato 4 a 1.

- Il modulo che usa era stato molto criticato prima d'oggi...

A parte che non è una partita che dà certe valutazioni. Il 4-3-3 non l'ho inventato certo io. Metto le mie idee e imposto una squadra in questo modo perché ci credo, perché penso sia la migliore. 

 - Si aspettava questa Inter?

No. Mi spaventavo (sorride.ndr). Dicevano che eravamo già retrocessi e ci avrei dovuto credere. La squadra invece mi ha dimostrato che ci sa fare. 

- Applausi per Zeman dai tifosi nerazzurri. Sempre avuto un debole per lei. Come se lo spiega?

Non lo so, perché. Mi è successo anche quando sono arrivato qui la prima volta con il Foggia ed ero ancora uno sconosciuto. Avrò fatto una bella impressione e poi la gente si ricorda. 

- Gli juventini gli stanno antipatici...

Mai avuto nulla contro la Juve. Dormivo con la maglia della Juventus. Quando tifavo Juve lei ancora non era nata. E' grave che uno diventi cieco e non veda quello che è successo. Si negano i farmaci, calciopoli. Non è successo nulla per gli juventini. Eppure... 

 - Finora non si era visto il Cagliari di Zeman...

Anche questa cosa che si dice, è strana. E' ovvio che è sempre la mia squadra, a volte riesce a volte no. Abbiamo fatto una bella partita e quello che vorrei che fanno sempre i miei ragazzi, ma non sempre riesce è chiaro.

 - I meriti tuoi e i demeriti dell'Inter?

Baso la squadra sul gioco, sul coinvolgimento di tutti. Se la squadra di Mazzarri non ha un'organizzazione? Si affida molto alle individualità.

- Cambiamenti nel corso della tua carriera sul tuo modo di giocare?

I concetti rimangono quelli di venti anni fa. Anche i gradoni ho fatto costruire al centro del Cagliari, non c'erano.