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Al momento Oaktree ha intenzione di rispettare questo contratto che vede le quote dell'Inter in pegno qualora non si riuscisse a restituire i soldi. Il fondo californiano ha fatto sapere che non ci sono stati tentativi da parte del presidente nerazzurro di cambiare in corsa le condizioni del contratto e quindi spostare le scadenze.
Il fondo Pimco, con cui Zhang stava trattando, si è allontanato. Fabio Caressa e Marchetti, su Skysport, hanno spiegato: "Potrebbe esserci una clausola, tante ce ne sono in questo contratto, che prevedeva nel caso di rifinanziamento del debito, quindi se fosse entrato una terza parte in causa, ci sarebbe stata una penale di 50 mln da aggiungere ai 386 mln (finanziamento + interessi sul prestito) da pagare a Oaktree. E c'è da considerare che se il fondo californiano prende l'Inter per avere in restituzione i soldi, secondo la legge del Lussemburgo, deve garantire a Zhang la differenza tra un valore effettivo giusto della società, il fair value, meno il bond da 415 mln che scade nel 2027. Il debito che ha in mano Oaktree ce l'ha il presidente".
Da un lato Oaktree che vuole far valere le clausole sul contratto, dall'altra parte Suning che nelle prossime 48 ore cercherà una soluzione, un dialogo che forse dopo il comunicato di ieri sembra ancora più complicata anche se si può escludere. Si è parlato anche della stabilità del club a rischio, ma con il management al momento alla guida dell'Inter la stabilità sembra garantita.
(Fonte: SS24)
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