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Zhang, un mese per la partita più importante. Rifinanziamento? Antenne dritte verso gli Usa

Andrea Della Sala Redattore 
Il cammino verso la seconda stella è ancora lungo. Così come quello per risolvere il rifinanziamento del club che a breve scade con Oaktree.

Steve Zhang segue sempre da lontano la sua Inter. Ha esultato come non mai per la vittoria contro la Juve, ma sa bene che il cammino verso la seconda stella è ancora lungo. Così come quello per risolvere il rifinanziamento del club che a breve scade con Oaktree.

"Mai come stavolta, Zhang si è sentito così vicino al secondo scudetto della vita, dopo il primo vinto con Antonio Conte in panchina nella stagione 2020-21: per questo ha esultato via social con una Instagram story piuttosto iconica, sfondo nero e stelline più la scritta italiana "amala" che piace tanto ai tifosi. Ha pure commentato un post di Hakan Calhanoglu, dominatore a San Siro, usando le stesse parole prudenti scelte dal turco: «Non abbiamo ancora finito..». Il titolo perso due stagioni fa contro il Milan, evidentemente, affolla ancora i pensieri presidenziali: nessun nuovo calo di tensione è ammesso. Lo stesso Zhang lo ha ripetuto nel giro di telefonate e messaggi effettuati prima di riuscire a dormire: ne ha parlato con i più alti dirigenti, con l'allenatore e pure con qualche giocatore. Ogni complimento per la spallata scudetto è stato accompagnato da un avvertimento per il resto della stagione: il lavoro va completato a maggio", scrive La Gazzetta dello Sport.

"La seconda stella come mission aziendale italiana, mentre il grosso delle sue giornate cinesi sono impegnate nel tentativo di rifinanziare il prestito in scadenza. Nonostante una certa nostalgia e gli inviti ricevuti, Zhang non ha ancora messo in agenda il ritorno in Italia. Steven sarà in Italia solo dopo che avrà risolto definitivamente la partita societaria, più stringente dello scudetto stesso: il 20 maggio scade, infatti, il termine per la restituzione di oltre 350 milioni (275 più gli interessi) prestati dal fondo americano Oaktree. Ma a stretto giro si capirà se il rifinanziamento del prestito, l'operazione su cui Steven sta andato avanti con decisione, andrà a buon fine. Non ci sono dubbi che quella sia l'opzione preferita, almeno in teoria, visto che il miliardo e duecento milioni di valutazione minima del club hanno frenato finora Eventuali compratori. Ma è altrettanto vero che i margini per andare a dama non sono così grandi: il tempo stringe per mettere in piedi dal punto di vista giuridico il rifinanziamento. Difficile andare oltre la fine di questo mese poco più".

"Nel mentre, le antenne del presidente sono drizzate verso gli Stati Uniti, madre patria sia di Oaktree sia degli altri fondi che hanno mostrato interesse, sempre in contatto con i due advisor scelti, Goldman Sachs e Raine Group. Insomma, la seconda stella vuole appuntarla al petto nerazzurro lui, Steven, e nessun altro. Anzi, nella progettualità con i suoi collaboratori a Milano il presidente continua a ragionare su un periodo medio, e non corto", aggiunge il quotidiano.



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