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"Nessuna novità è arrivata dal fronte Suning, lo stesso Zhang ha annullato il suo intervento alla festa del Castello Sforzesco, che pure era nei programmi ieri sera: non era il caso. È il segnale di una difficoltà estrema, senza vie d’uscita se non quelle che appartengono a colpi di scena oggettivamente inimmaginabili. Perché anche l’ultimo tentativo di Suning, quello di provare a riallacciare i rapporti con Oaktree per un’estensione breve del prestito, sono caduti nel vuoto.
A questo punto, dal fondo californiano filtra la ferma volontà di aspettare la dead line e poi prendere in mano la società. La verità è che a questo punto anche la dirigenza attuale dell’Inter si sta preparando a un cambio di proprietà. La procedura di escussione del pegno, che tecnicamente avverrà in Lussemburgo, dovrebbe avere una tempistica piuttosto breve: giorni, neppure settimane. Poi sarà la volta delle dimissioni dell’attuale consiglio d’amministrazione del club e il tempo tecnico perché se ne formi uno nuovo, così da restituire alla società nerazzurra la possibilità di andare oltre l’ordinaria amministrazione: in tutto 20 giorni, al massimo un mese".
"Smentita l’ipotesi che Zhang possa tenere una quota di minoranza. Non trova conferma, ma neppure smentite, il fatto che il presidente interista incasserà una quota dalla cessione, quota che risponde al differenziale tra una stima del valore del club fatta da un perito terzo e l’ammontare della posizione debitoria dello stesso presidente", aggiunge il quotidiano.
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