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Inter, tentativi vani di Zhang: dalle 17 club in mano a Oaktree. Dirigenza pronta al cambio

Andrea Della Sala Redattore 
Il presidente dell'Inter non ha trovato il modo di liquidare il fondo americano che diventerà da oggi proprietario del club

L'Inter si prepara al cambio di proprietà. Oggi è l'ultimo giorno disponibile per Zhang per liquidare Oaktree e tenersi il club, scenario ormai praticamente impossibile. Dalle 17 Oaktree potrà escutere il pegno e diventare proprietario dell'Inter.

"Oggi, ore 17. È la dead line, la scadenza, il termine ultimo trascorso il quale l’Inter passerà nelle mani di Oaktree. Meglio ancora: il momento in cui potrà scattare ufficialmente la procedura di escussione del pegno. Dalle 17 in poi, ogni minuto a quel punto sarà buono per un comunicato con cui il fondo californiano renderà pubblico uno scenario ormai inevitabile", scrive La Gazzetta dello Sport.

"Nessuna novità è arrivata dal fronte Suning, lo stesso Zhang ha annullato il suo intervento alla festa del Castello Sforzesco, che pure era nei programmi ieri sera: non era il caso. È il segnale di una difficoltà estrema, senza vie d’uscita se non quelle che appartengono a colpi di scena oggettivamente inimmaginabili. Perché anche l’ultimo tentativo di Suning, quello di provare a riallacciare i rapporti con Oaktree per un’estensione breve del prestito, sono caduti nel vuoto.

A questo punto, dal fondo californiano filtra la ferma volontà di aspettare la dead line e poi prendere in mano la società. La verità è che a questo punto anche la dirigenza attuale dell’Inter si sta preparando a un cambio di proprietà. La procedura di escussione del pegno, che tecnicamente avverrà in Lussemburgo, dovrebbe avere una tempistica piuttosto breve: giorni, neppure settimane. Poi sarà la volta delle dimissioni dell’attuale consiglio d’amministrazione del club e il tempo tecnico perché se ne formi uno nuovo, così da restituire alla società nerazzurra la possibilità di andare oltre l’ordinaria amministrazione: in tutto 20 giorni, al massimo un mese".


"Smentita l’ipotesi che Zhang possa tenere una quota di minoranza. Non trova conferma, ma neppure smentite, il fatto che il presidente interista incasserà una quota dalla cessione, quota che risponde al differenziale tra una stima del valore del club fatta da un perito terzo e l’ammontare della posizione debitoria dello stesso presidente", aggiunge il quotidiano.