Aveva ragione. L’assonanza con il cognome c’è tutta. Poi alla Liventina Opitergina si racconta di quando un piccolo Alex fu scartato a un provino prima di arrivare al Padova. Stavolta tutti si sono accorti del talento di Giacomo. “Si è trasferito nel nostro club durante l’ultimo anno dei Pulcini – racconta Cover -. Era piccolo, volevamo aspettare. Ma suo padre Massimo era deciso. La famiglia abita a Casale sul Sile, circa 40 minuti di auto dal nostro centro sportivo. Con un minibus organizzato dalla società, Giacomo e gli altri bambini potevano allenarsi e giocare con noi”. De Pieri ha lasciato il segno fin da subito: “Ciò che più mi ha colpito di lui è la spensieratezza. Non gli interessava competere con i compagni, vincere le partite. Voleva soltanto divertirsi. Arrivava al campo sempre con il sorriso. Gli piaceva provare la giocata complicata, il dribbling impossibile. Eravamo convinti che avesse un potenziale enorme”.
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[…] Bruno Cover era con Giacomo anche quando da Motta di Livenza partivano in auto e arrivavano fino ad Appiano Gentile per i primi allenamenti con l’Inter: “Il ragazzo aveva 14 anni. Gli chiedevo se fosse pronto per trasferirsi, lui era già sicurissimo”. Tra il 2017 e il 2018 ha pure incontrato Zaniolo, in quel periodo impegnato con la Primavera. Insieme hanno scattato un selfie che Giacomo ogni tanto riguarda. Poi nel 2020, De Pieri ha lasciato la famiglia per trasferirsi in nerazzurro.
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