Verso la fine del primo tempo, una punizione battuta da Calhanoglu ha portato all’episodio chiave. Merino, nel tentativo di marcare Taremi, ha intercettato il pallone con un braccio largo, provocando un rigore inevitabile. Calhanoglu non ha sbagliato, calciando freddamente il rigore che ha portato in vantaggio l’Inter. San Siro è esploso di gioia, consapevole dell’importanza di quel gol, che ha poi permesso alla squadra di affrontare la ripresa con maggior compattezza difensiva.
Nel secondo tempo, l’Arsenal ha aumentato ulteriormente la propria pressione, inserendo Gabriel Jesus e arretrando Havertz per creare maggiori spazi in avanti. I Gunners hanno aumentato i tiri dalla bandierina, utilizzando i calci d’angolo come una vera e propria arma. Dumfries si è reso protagonista di un salvataggio decisivo sulla linea di porta, mentre Bisseck ha negato un gol certo a Havertz con un intervento provvidenziale.
Per arginare l’assedio finale, Inzaghi ha inserito energie fresche, tra cui Thuram, Barella e Zielinski, mentre Calhanoglu, esausto, ha lasciato il posto ad Asllani. Tra i protagonisti Bisseck, autore di una salvataggio prodigioso su Havertz, liberato da un rimpallo. Il sacrificio e l’abnegazione di tutti gli undici in campo hanno permesso all’Inter di portare a casa una vittoria sofferta ma meritata.
Questa vittoria offre all’Inter tre punti fondamentali, avvicinandola sensibilmente alla qualificazione agli ottavi di Champions. L’impresa contro una big europea come l’Arsenal dimostra la crescita e la solidità della squadra, che può ora affrontare con maggiore fiducia il prossimo scontro diretto in campionato contro il Napoli.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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