Rimane aperta la questione dei diritti televisivi. La FIFA ha affrontato non poche difficoltà: la diffidenza dei broadcaster verso un format inedito, il mercato audiovisivo già saturo e la competizione della Super Champions, che ha assorbito molte risorse. Anche il tempismo non è stato favorevole, con i budget degli operatori già allocati.
La scorsa primavera, una trattativa con Apple si è arenata su una base economica di circa un miliardo di dollari. Oggi si lavora su strategie più articolate, combinando una partnership globale con la valorizzazione di mercati chiave, come quello europeo. L’ipotesi di distribuire le partite su FIFA+ con il supporto di un partner finanziario è stata accantonata, segno che i ricavi diretti del torneo dovrebbero bastare a bilanciare i conti. Il Chief Business Officer della FIFA, Romy Gai, è in prima linea per raggiungere questo obiettivo.
I club partecipanti, cauti nelle previsioni, non hanno ancora incluso i ricavi del Mondiale nei loro budget ufficiali, ma iniziano a circolare stime che promettono introiti significativi. Ogni squadra riceverà una quota minima uguale, con aggiustamenti legati a ranking e popolarità.
Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport, Ppr club europei di alto livello come l'Inter si prevede un guadagno garantito di almeno 18 milioni di dollari, al netto di circa 2 milioni di spese per logistica. A questi si aggiungeranno premi basati sui risultati, simili al sistema della Champions League: punti nella fase a gironi e passaggi di turno. Una squadra europea che raggiungesse gli ottavi potrebbe ottenere 25-30 milioni, mentre un club d’élite come il Real Madrid, vincendo tutte le partite e il trofeo, potrebbe arrivare a incassare quasi 100 milioni.
Nel Mondiale 2022 in Qatar, la FIFA ha distribuito 440 milioni di dollari (circa 360 milioni di euro) tra le 32 nazionali partecipanti, con 42 milioni assegnati ai vincitori. Per il 2026, con un torneo ampliato a 48 squadre, è previsto un aumento significativo. Anche l’ultimo Europeo, disputato in Germania, ha garantito 331 milioni di euro alle 24 finaliste.
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