Le italiane Inter e Juventus si trovano entrambe in seconda fascia, ma con prospettive differenti.
L’Inter troverà una sudamericana di alto livello come Flamengo, Palmeiras, River Plate o Fluminense, evitando però quelle della terza fascia come Boca Juniors o Botafogo, freschi vincitori della Copa Libertadores.
Nella terza fascia figurano le migliori squadre asiatiche (Al-Hilal di Neymar e Milinkovic-Savic e gli Ulsan coreani), le top africane (Al Ahly dall’Egitto e Wydad dal Marocco), le messicane Monterrey e Leon, oltre alle sudamericane rimanenti.
Infine, in quarta fascia troviamo squadre come Urawa Red Diamonds, Al Ain, Esperance de Tunis, Mamelodi Sundowns, Pachuca, Auckland City e le statunitensi Seattle Sounders e Inter Miami, con quest’ultima invitata anche per motivi commerciali. Non a caso, il sorteggio avviene in Florida, la casa di Lionel Messi.
Nonostante l’annuncio dei 12 stadi (finale a New York e tappa iconica al Rose Bowl di Pasadena, evocativo per l’Italia del 1994), permangono questioni aperte. Tra queste, il destino dei giocatori con contratto in scadenza il 30 giugno e i dettagli sui premi economici.
Si stima che ogni squadra riceverà inizialmente una cifra compresa tra 8 e 10 milioni di dollari, con Juventus e Inter pronte a guadagnare circa 18-20 milioni come base, incrementabili in base ai risultati. Tuttavia, i 50 milioni promessi inizialmente sono ben lontani dalla realtà.
La FIFA mira a generare 2 miliardi di dollari di ricavi grazie agli sponsor, che stanno aderendo progressivamente. Ieri è arrivata una novità sul fronte televisivo: dopo lunghe trattative, Dazn trasmetterà il torneo gratuitamente in streaming, un colpo significativo per ampliare il pubblico. A Zurigo, la FIFA parla di un "work in progress", ma restano ancora sfide da affrontare per trasformare il torneo in un successo globale.
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