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Inzaghi: “Inter è casa, sono felice. Ecco perché braccetto e non esterno. Carboni il futuro”

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In conferenza stampa, accanto al presidente e amministratore delegato Sport Beppe Marotta, Simone Inzaghi ha parlato ai giornalisti in conferenza stampa
Marco Macca Redattore 

Sono stati mesi di festeggiamenti, di orgoglio, di bandiere al vento e stelle sul petto. E una stella, la seconda, ha segnato per sempre la storia dell'Inter, che nell'ultima stagione ha vinto il suo 20° scudetto. Un traguardo leggendario, che ha portato Inzaghi e i suoi ragazzi nell'Olimpo interista.

Inter Inzaghi

Ora, però, è già tempo di voltare pagina e di ripartire. Col tricolore, certo, ma anche con tante nuove ambizioni. In conferenza stampa, accanto al presidente e amministratore delegato Sport Beppe Marotta, Simone Inzaghi ha parlato ai giornalisti in conferenza stampa per inaugurare il 2024-25 nerazzurro, che entrerà nel vivo domani con la ripresa degli allenamenti ad Appiano Gentile. FCInter1908.it vi riporterà le sue dichiarazioni in tempo reale.

L'anno scorso disse che l'obiettivo era lo scudetto, quest'anno?

"La seconda stella è arrivata, adesso penso che il nostro obiettivo sarà fare felici i tifosi. Sono passati 80 giorni, sono stato in vacanza ed è stato bellissimo vedere tanti tifosi dell'Inter contenti. La seconda stella è di tutti quanti, siamo stati un corpo unico e dovremo esserlo anche l'anno prossimo, vorremmo ripetere il cammino".

Ha un'esigenza legata al mercato?

"Penso che la società si sia mossa con largo anticipo molto bene. Abbiamo acquisito per adesso tre giocatori fortemente voluti da me, dalla dirigenza e dal presidente. Sono tre giocatori ottimi, adesso abbiamo avuto questo contrattempo con Buchanan: stiamo già valutando insieme ai dirigenti, dobbiamo completare in quel ruolo perché sarà assente fino a Natale un ragazzo che si stava ambientando e stava facendo molto bene. Come sempre ci faremo trovare pronti, sapendo che il prossimo anno saranno 70 partite, sarà una novità per tutti e noi abbiamo il dovere di fare più partite possibili, cercando di arrivare in fondo a tutti gli obiettivi. Poi si parla di club con 70 partite, non dimentichiamo le partite con le rispettive nazionali".

Cosa dovrà fare di diverso per rendere ancora più imprevedibile l'Inter? Manca un Sanchez?

"Avevo già risposto nella prima domanda, dovremo essere ancora più feroci, stare sul pezzo sempre. Ripetere una stagione come la scorsa non sarà semplice, ma tutti sappiamo che i punti di distacco che ci sono stati l'anno scorso non ci sono più. Si riparte da zero, con delle squadre che qualcuna si dichiarerà e qualcuna no, ma tutte hanno voglia di provarci. Non dimentichiamo cosa è successo nelle ultime due stagioni con Milan e Napoli, che non si sono piazzate nelle primissime posizioni a fine campionato. I ragazzi lo sanno tutti, tranne Lautaro e Carboni sono tutti in vacanza e mi dispiace perché qualcuno avrebbe meritato di fare la finale dell'Europeo".

Le altre grandi hanno cambiato allenatore, l'Inter riparte con lei in panchina. Può essere un vantaggio o il cambio può risvegliare le altre?

"Questo lo dirà il campo, lo dirà il tempo. Nel campionato italiano sono tornati due ottimi allenatori come Conte e Fonseca, sono due ottimi tecnici. Le avversarie si stanno rinforzando, noi ci dovremo fare trovare pronti per forza. Da domani avremo giocatori che arriveranno un po' per volta, però quando lo faranno abbiamo deciso di concedere loro tre giorni di vacanza in più rispetto ai 21 spettanti perché hanno avuto una stagione intensa, tante partite, un campionato intenso, gli europei. Adesso torneranno, domani cominciamo, il 18 arriveranno Zielinski e Asllani, il 24 gli italiani, poi via via fino al 7-8 agosto con Lautaro e Carboni".

Ha sentito il gruppo degli italiani dopo un europeo sotto tono?

"Li ho sentiti, erano giù di morale come è giusto che fosse. Non siamo andati benissimo, ma siamo in buone mani, perché Spalletti è un ottimo allenatore. A parere mio gli infortuni di Acerbi e Berardi, penso anche a Dimarco in corso d'opera, hanno pesato. Abbiamo avuto una delusione, però siamo in ottime mani e c'è del materiale. Se pensiamo all'under 19 e all'under 16 possiamo sperare bene. Da una grande delusione possiamo ripartire".

Sono rimasti tutti i big e sono arrivati tre giocatori fortemente voluti. Ritiene di avere tra le mani la sua Inter più forte?

"Mi fate questa domanda tutti gli anni, a vedere il percorso dell'anno scorso è stata quella, anche se l'anno prima abbiamo fatto finale di Champions e vinto due trofei. Lo dirà il campo".

Cosa deve essere la Champions per voi quest'anno?

"Il nostro obiettivo è quello di andare avanti il più possibile, sappiamo di andare ad affrontare squadre grandissime, con budget altissime, ma questo non deve essere un alibi. Abbiamo visto cosa abbiamo fatto l'anno scorso, il primo anno Real Madrid e Liverpool non ci erano state superiori".

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C'è la necessità di cambiare qualcosa rispetto all'anno scorso?

"Senz'altro. Si prova sempre a pensare e fare, poi abbiamo tre giocatori nuovi che vedremo come si inseriranno. L'anno scorso alla fine abbiamo anche cambiato modulo negli ultimi minuti, cambiare non mi sembrava giusto: quest'anno ripartiremo con la nostra impronta, ma pronti a migliorarci e pensare a qualcosa di imprevedibile".

Cosa si aspetta da Taremi e Zielinski?

"Zielinski lo conosciamo tutti, nelle ultime cinque stagioni è il giocatore che ha giocato il maggior numero di partite nei cinque grandi campionati, ha grandissime qualità. Taremi, insieme a Marotta, Ausilio e Baccin, lo abbiamo seguito per grandissimo tempo, ci aveva impressionato e lo abbiamo continuato a seguire, ci darà una grande mano. Su Martinez, potevamo scegliere: siamo andati su di lui perché ha fatto due ottime stagioni nel Genoa, secondo me si sposa bene con i nostri principi di gioco, sa che arriva e avrà avanti Sommer titolare, però è voglioso e ci aiuterà".

Carboni se rimanesse?

"Abbiamo visto cos'ha fatto al Monza, ha dimostrato quest'anno e ha dimostrato al Monza. È nel futuro dell'Inter, lo aspetto insieme al nostro capitano".

Tra le varie candidate a lottare con voi per lo scudetto, chi teme di più?

"Come ho detto prima, Conte e Fonseca sono due ottimi allenatori che stimo molto. Le due romane stanno lavorando bene, la Roma ha De Rossi e la Lazio un ottimo allenatore come Baroni, non sottovaluterei l'Atalanta che ha un'ottima guida come Gasperini e ha fatto benissimo negli ltimi anni".

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Da Zhang a Cuadrado, Audero: qualche parola per chi non è più all'Inter?

"Mi fa piacere la domanda, parto da Zhang: è una delle persone che mi ha portato all'Inter e lo ringrazierò sempre, penso abbia dato tutto per questa nuova società. I cinque calciatori che non ci sono più li ho ringraziati privatamente ma credo sia giusto farlo anche pubblicamente".

Quanto inciderà questa stagione lunghissima?

"Sarà qualcosa di nuovo, di solito si andava in vacanza. Si farà una preparazione con molta attenzione, si cercherà di sfruttare tutta la rosa".

In questi mesi ha avuto dei corteggiamenti? E cosa l'ha fatta restare?

"Non solo quest'anno, mi fa piacere da quando allenavo la Lazio, anche il primo anno di Inter... Non lo nego, non ho mai pensato di andare via perché sono in un posto dove mi sento apprezzato e realizzato, quindi non sto neanche a sentire cosa potrebbe succedere altrove. C'è una grandissima energia, fanno piacere gli apprezzamenti ma mi sento a casa e non sono mai stati nei miei pensieri".

Visti gli investimenti, reputa la Juventus come la competitor più competitiva per lo scudetto?

Ha cambiato, è arrivato un ottimo allenatore che stimo e che ha fatto un ottimo percorso in diversi club. Sarà pericolosa, come sono le altre di cui ho parlato prima.

Si dice che l'Inter abbia bisogno di un attaccante con caratteristiche diverse. Può essere Carboni?

Siamo contenti così. Arnautovic? Lui e Sanchez hanno fatto quello di cui avevamo bisogno. Con Carboni abbiamo un'opzione in più perché possiamo mettere 2 giocatori sotto una punta. In qualche partita Carboni può anche fare il quinto offensivo. Può rimanere largo puntando l'uomo. Il fatto di averlo in rosa è un qualcosa che ci può migliorare. L'uno contro uno non è una nostra caratteristica ma compensiamo con altre qualità.

E' accettato in maniera un po' passiva questo dilatarsi della stagione?

70 partite sono tantissime, ne vorremmo meno. Ma ci dobbiamo adeguare, con il Mondiale per Club raggiungeremo il massimo delle partite. Le società lo fanno per guadagnare di più e avere più ricavi. Senz'altro sarà una novità, giocheremo a luglio, a giugno scadono alcuni contratti, sono tutte novità. Cercheremo di adeguarci.

Ragazzi come Asllani, Bisseck o Frattesi avranno più spazio?

Sono giocatori che sono stati fondamentali. Asllani e Bisseck hanno trovato meno minuti, ma sono stati ugualmente importanti rispetto a Calhanoglu e Frattesi, perché si sono fatti trovare sempre pronti.

Si sono fatti vari nomi in questi giorni in difesa. Hermoso o un difensore giovane?

Sono tutti giocatori forti. Abbiamo un confronto continuo, i nomi che si sono fatti interessano all'Inter. Ho questo desiderio che sarà colmato. Da oggi saremo insieme quotidianamente e cercheremo di prendere il giocatore giusto.

Quanto è stimolante ricevere la grande fiducia della dirigenza?

È il motivo per cui sto benissimo qui, mi sento apprezzato dai miei dirigenti, dal mio presidente, dalla nuova società che è solida e tiene tantissimo all'Inter. Manda avanti me e il mio staff, con la voglia che abbiamo sempre avuto dal 2021. Sono passate tante partite ma, come ha detto il nostro presidente, speriamo ce ne siano altrettante.

Quanto è complicato gestire un gruppo così di alto livello a centrocampo senza scontenti?

Ho la fortuna di avere dei grandissimi giocatori e delle grandissime persone che vogliono sempre vincere. I giocatori sono tutti uguali, tutti vogliono giocare la partita di cartello e magari non quella di due giorni dopo in trasferta. C'è un allenatore che è pagato per quello, che deve fare delle scelte, il nostro segreto è la grande unione che abbiamo avuto. Probabilmente c'erano degli scontenti ma non l'hanno fatto vedere a noi dello staff: avevamo un obiettivo e abbiamo remato tutti nella stessa direzione.

Agli Europei abbiamo visto Bastoni impegnato come difensore centrale. Secondo lei può farlo anche all'Inter?

È un grandissimo giocatore, ma fortunatamente all'Inter abbiamo Acerbi e De Vrij, siamo coperti. Quindi giocherà sempre nel ruolo di centrale sinistro.

Quest'anno si gioca tantissimo, bisognerà che anche il vostro lavoro cambi nell'ottica delle rotazioni?

Quello sicuramente, però l'anno scorso penso ci siano stati dei periodi in cui abbiamo avuto le cosiddette seconde linee che ci hanno dato una grandissima mano, noi abbiamo avuto giocatori come Frattesi o Carlos Augusto che ci hanno dato una grandissima mano. Se penso a un'Inter senza loro due avremmo avuto grandi problemi, invece sono arrivati da Monza e Sassuolo e si sono integrati subito benissimo in questa realtà. Quest'anno dovranno fare lo stesso i nuovi, poi dovrà essere bravo io a capire quando cambiare. È difficile programmare nel calcio queste partite, di volta in volta saranno i giocatori, con il loro impegno e con l'aiuto dell'infermeria.

L'anno scorso è stata una squadra fortissima, con piccoli campanelli d'allarme. Acerbi ha un anno in più, a destra sembra mancare qualcosa, forse manca di qualità: questa volta dobbiamo credere al fatto che il mercato sia chiuso o c'è qualche sorpresa?

Per quanto riguarda il mercato, mai dire mai. Ho la fortuna di avere dei professionisti qui accanto a me, sono maestri e mi hanno aiutato in questi anni. Dumfries l'anno scorso fino a dicembre ha fatto benissimo, poi ha avuto un problema e gli ultimi mesi non sono stati ai suoi standard, però agli Europei abbiamo rivisto il solito Dumfries. Abbiamo l'esigenza in quel ruolo, qualcosa faremo: non dimentichiamo che abbiamo anche Carboni".

Come mai un braccetto e non un quinto?

Perché abbiamo Carlos Augusto che ci piace da quinto, ma l'anno scorso ci sono stati dei momenti in cui faceva il vice Bastoni. Prenderemo un giocatore utile per fare il vice Bastoni. Fermo restano che questa urgenza non ci fa perdere il sonno, visto che Carlos è stato strepitoso. 

Le sue sensazioni per il rinnovo? L'anno scorso disse che l'obiettivo era lo scudetto: quest'anno?

Sono felicissimo per il rinnovo, ringrazio tutti. Qui mi sento a casa e apprezzato, questa è la cosa che conta di più. Ringrazio la nuova proprietà e i dirigenti. Obiettivi? L'anno scorso era la seconda stella, ora sarà far felici i tifosi. Sono passati 80 giorni dalla vittoria dello scudetto. Siamo stati in vacanza ed è stato bellissimo vedere i tifosi felici. La seconda stella è di tutti, siamo stati corpo unico. I ragazzi e la società sono stati insieme in questo grande cammino che vorremmo ripetere.

Sta per iniziare a sua quarta stagione all'Inter. Quale sarà la sfida più grande?

Quella di migliorarsi, nel lavoro quotidiano. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, ma quest'anno ci aspetteranno tutti. Dobbiamo migliorarci sempre, io per primo. 

Si è chiusa la conferenza stampa di Simone Inzaghi in presentazione della nuova stagione. Obiettivi chiari, determinazione e voglia matta di ricominciare: l'allenatore nerazzurro non si è risparmiato. Alzato dunque il sipario sul 2024-25: l'Inter campione d'Italia riparte. E lo fa con la stessa ferocia di sempre. In attesa di novità dal mercato...

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