dal ritiro nerazzurro

Benitez, il meteorologo pompiere

Rafa Benitez si traveste da Giuliacci e non si sbilancia in vista della partita di domani contro il Genoa a Marassi. Giocherà Milito? E Pandev partirà titolare?: «Adesso posso dire che non pioverà, ma tra un’ora può essere diverso. Con...

Lorenzo Roca

Rafa Benitez si traveste da Giuliacci e non si sbilancia in vista della partita di domani contro il Genoa a Marassi. Giocherà Milito? E Pandev partirà titolare?: «Adesso posso dire che non pioverà, ma tra un'ora può essere diverso. Con i giocatori possono succedere tante cose. Io sono ottimista, anche lo staff medico lo è. Lavoriamo insieme». Molte incognite sulla formazione titolare di stasera ma una certezza: Diego Milito ci sarà, almeno in panchina. Serafico come un asceta indù, poi Don Rafa smette i panni da meteorologo indossando quelli da pompiere sulla presunta difficoltà di convivenza Milito-Eto'o e sulla monotonia realizzativa dell'Inter: «Meglio così, piuttosto che avere solo Eto'o. No? Diego sarà un giocatore importantissimo per noi, ma dobbiamo farlo rientrare con calma. Il modulo? Contro la Samp abbiamo giocato bene, abbiamo fatto 20 tiri in porta, quindi non c'è motivo di cambiare: manca solo incisività in attacco. Con Pandev e Milito magari sarebbe stato diverso. Ma sono contento dell'attacco, dei gol di Eto'o e delle situazioni create dagli altri. I gol dei centrocampisti non arrivano perchè calciatori come Motta e Stankovic non sono disponibili. Su Motta non vogliamo rischiare, anche per Stankovic dobbiamo aspettare, è difficile che ce la faccia per Londra. Ho molta fiducia in Pandev, ma dopo un infortunio, un giocatore ha sempre bisogno di tempo. Se lavora bene può trovare la porta». Il tecnico nerazzurro non guarda la classifica, «L'anno scorso l'Inter aveva 12 punti di vantaggio a gennaio poi ha vinto all'ultima giornata. Il campionato è lungo». Infine sui prossimi avversari: «Il Genoa è un brutto cliente, una squadra che ama gestire il gioco, sarà difficile soprattutto se gli concediamo il possesso palla. L'anno scorso, l'Inter ha vinto bene, ma è un campo difficile».