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dal ritiro nerazzurro
Ha aspettato il suo turno. Parlavano di mugugni e mal di pancia vari, ma sulla sua faccia ci sono stati solo sorrisi. La partita di Cassano è cominciata in panchina e lui non si è sentito affatto fuori posto: ha incoraggiato i suoi compagni, ha chiacchierato di tattica con Duncan, ha applaudito Nagatomo nonostante un fallo ingenuo. Ha scherzato con Gargano e quando il dottor Combi è saltato dall'area tecnica per schizzare in campo per un possibile infortunio lo ha bloccato: "Ma dove vai? Ma non lo vedi che quello a terra è Zanetti?". Che il capitano è bionico, Antonio l'ha imparato subito. E quante risate insieme a lui: ormai Pupi lo cerca ogni volta che l'Inter segna.
Poi Stramaccioni lo ha chiamato per riscaldarsi, lui da bordo campo ha cominciato ad urlare e sbracciarsi e sembrava un allenatore aggiunto. Quando è stato il suo momento si è fatto sempre vedere dai suoi compagni: Alvarez lo ha snobbato, il barese gli si è avvicinato e ha chiesto tutta l'attenzione possibile. E' arrivato il velo intelligente di Milito. E lui era lì a fare gol, tutto in un attimo. Da riserva a protagonista: certe cose le possono fare solo quelli come FantAntonio. Strama lo sprona ridendo: "Può fare molto di più dai...". Certo, ma per ora, niente male!
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