dal ritiro nerazzurro

Coutinho a CDS: “Voglio essere un idolo come Zanetti, mi ispiro a Sneijder”

Alessandro De Felice

Dalle colonne del Corriere dello Sport arriva un’intervista esclusiva al giovane Coutinho. Il brasiliano si lascia subito andare a delle affermazioni importanti. Il ragazzo carioca non nasconde il fatto che il suo desiderio sia quello di...

Dalle colonne del Corriere dello Sport arriva un'intervista esclusiva al giovane Coutinho. Il brasiliano si lascia subito andare a delle affermazioni importanti. Il ragazzo carioca non nasconde il fatto che il suo desiderio sia quello di diventare un idolo per i tifosi nerazzurri come lo è ora il Capitano Javier Zanetti, poi si espone specificando a chiare lettere che la sua "musa ispiratrice" è Wesley Sneijder. Infine conclude toccando diversi punti, dalla sua splendida partita contro la Samp fino ad arrivare a parlare della Nazionale verdeoro e a dare un mezzo assist, da buon trequartista, per un eventuale acquisto di mercato: Neymar. 

"Se contro la Sampdoria si è visto il miglior Coutinho? E' stata senza dubbio la mia migliore par tita in nerazzurro, ma posso crescere ancora parecchio. Stavolta speravo proprio di segna re, peccato. Se mi è mancato solo il gol? Mi manca, ma arriverà. Mi darebbe ulte riore fiducia. Se fare assist dà la stessa emozione che segnare? Il mio obiettivo è sempre quello di aiuta re la mia squadra a vincere. Ecco perchè un assist mi dà la stessa gioia di una rete. Come mi trovo da esterno? Un passo dopo l'altro, sempre meglio. Non avevo mai giocato in questa posizione: è nor male quindi che abbia ancora qualcosa da imparare. Se mi sento ancora un trequartista? In Brasile ho giocato sempre da trequar tista e penso ancora che sia il mio ruolo idea le. Ben inteso, però, che, se l'allenatore ha bi sogno di me sull'esterno, lo faccio senza alcun problema. Il mio rapporto con Benitez? Mi aiuta, mi dà consigli e mi parla sempre molto. E' importante perché così può insegnarmi meglio il ruolo e i compiti in campo.

Poi un pensiero alla sua posizione in campo, quello che potrebbe fare e il fisico che va strutturato adeguatamente: “Non dipende da me. Devo crescere fisicamente, ma con tutte queste gare non è facile svolgere un lavoro specifico”. Quali i giocatori dell'Inter che lo hanno colpito: “Sneijder ed Eto’o mi hanno colpito per la loro grande qualità. Ma tutti sono dei grandi campioni. Li vedevo in TV in Brasile”. Sneijder come modello: “Lo studio in allenamento. La sua dote è la rapidità, quella di pensiero e quella palla al piede”. Può vincere il Pallone d'oro: “Senza ombra di dubbio”. Milito però è stato escluso: “Mi ha stupito. Diego è stato fondamentale lo scorso anno per far vincere tutto all’Inter”. Eto'o è vicino ai giovani a voi cosa dice: “Di rimanere tranquilli e di dare il massimo e divertirsi”.

Poi si passa a parlare della Nazionale brasiliana e dei prossimi impegni, il prossimo contro l’Argentina di Messi: “Messi è un fenomeno e sarebbe bello giocarci conto. Spero di essere convocato”. Cosa si porva, così giovani, a vestire già la maglia della selecao? “Sono davvero orgoglioso e spero di essere ancora convocato”. Uno che potrebbe vestire la maglia verde oro con Cou potrebbe essere Ronaldinho: “L’ho sempre stimato e ci ho giocato in Brasile per beneficenza”. Pato: “Se mi capita di uscire lo incrocio spesso”. Neymar: “Un grande giocatore, ma soprattutto grande amico. Ci siamo conosciuti nelle giovanili. E’ stato il primo che ho invitato al mio compleanno. Sarebbe già pronto a giocare in Italia”. Gli inizi nel calcio: “A 5 anni, poi ho fatto la trafila nel Vasco fino alla prima squadra”. L’altezza non è stata mai un problema: “In Brasile non ci sono preclusioni in tal senso”. Il sogno nel cassetto del giovane brasiliano: “Essere come Javier Zanetti per i tifosi nerazzurri”. Mondiale per Club: “Non sarà facile contro l’Internacional. Sono una squadra tosta ed in panchina, Celso Roth, mio allenatore nel Vasco, è una garanzia”.