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dal ritiro nerazzurro
Diego Forlan, sul volo che da Madrid lo ha portato a Milano, ha parlato a La Gazzetta dello Sport di Inter, di Italia, dei suoi amici Milito e Cambiasso e di cosa si aspetta da questa nuova avventura. In nerazzurro, Forlan, non sarà il primo uruguaiano: "Ricordo ancora la prima partita di Recoba: i nerazzurri perdevano con il Brescia, lui era in panchina, entra e fa due gol, uno su punizione. E poi Ruben Sosa...".
Quella era un'Inter diversa, quella di oggi è "una grande squadra, con grandi giocatori. Se si confrontano le ultime due stagioni, la prima è stata migliore, ma non ci si dimentica come si vince. Possiamo fare bene ovunque".
Forlan si troverà ad essere allenato da Gasperini, un Gasperini che ieri ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera: "Mi piace la risposta sui trentenni (sorridendo ndr). Io mi sento in grande condizione. E poi in famiglia dimostriamo tutti molti meno anni di quelli che abbiamo. In Spagna considerano poco la serie A? Perché non accettano il fatto che ogni campionato, e ogni nazionale, ha il suo stile.Voi avete vinto il penultimo Mondiale, loro l’ultimo, ciascuno a modo suo. Lo stesso vale per i campionati. Io con la Serie A sono cresciuto, quando ero ragazzino c’erano più uruguayani in Serie A che in Liga".
Ma Forlan è mai stato in Italia? "In vacanza sono venuto solo una volta: ai tempi di Manchester con Veron andammo a Roma, a casa del Piojo Lopez. Che città! Tre giorni di puro turismo, poi andai aMilano a giocare contro l’Italia,un pareggio. Per lavoro sono venuto una volta a Firenze per un’amichevole contro l’Argentina, e poi con il Villarreal in Champions contro l’Inter: segnai e alritorno passammo noi».
Ma quello non è stato l'unico dispiacere che Forlan ha dato all'Inter: "Sì, il secondo un anno fa a Monaco in Supercoppa. Per noi dell’Atletico una gioia immensa,battere i campioni di tutto. Come si dice,devo farmi perdonare,no?".
Avrai una stagione intera per farlo, Cacha. La maglia numero 9 è già lì che ti aspetta.
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