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dal ritiro nerazzurro
Gian Piero Gasperini si è presentato oggi al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile. Al suo fianco Marco Branca e Stefano Filucchi. Fcinter1908.it ha seguito in diretta la sua conferenza stampa:
Com'è andata questa prima settimana da allenatore dell'Inter
«Bene, ho cercato di calarmi subito nella parte, ho avuto immediatamente la sensazione di un centro dove poter lavorare al meglio, stiamo già lavorando da 10 giorni anche se il raduno inizierà domenica»
Come sarà la sua Inter?
«Ho già un'idea, è una squadra già molto forte, faremo una stagione importante»
Manterrà la difesa a 3?
«È una novità che potrei proporre, lo scorso campionato Udinese e Napoli lo hanno proposto con buoni risultati. È un'alternativa, l'Inter può giocare in tanti modi, dovremo essere una squadra duttile, abbiamo i giocatori per farlo»
Aleggia sempre il ricordo di Mourinho, la spaventa il confronto? Come pensa che cambierà il suo modo di avvicinarsi all'Inter?
«L'Inter ha generazioni di allenatori importanti, non solo Mourinho, io devo pensare all'immediato. Guardarci indietro ci può aiutare per avere ulteriore forza ed entusiasmo. Qui conta vincere, dobbiamo lavorare bene e fare buon calcio e risultati».
Lei vede Sneijder nel tridente d'attacco come esterno? E Maicon e Nagatomo a centrocampo?
«Io non mi fossilizzerei sui numeri, dovremo essere capaci di modificarci spesso, abbiamo grandi giocatori, tutti sanno giocare in 1 o 2 ruoli. Lo stesso Sneijder l'anno scorso ha giocato in ruoli diversi, l'importante è la qualità. Bisogna trovare da subito la mentlità e l'organizzazione di squadra»
Un pensiero in onore di Giacinto Facchetti e, a proposito di quello che sta succedendo, lei non pensa che molte partite le dovrà vincere 2 volte?
«Io ho una visione diversa, quelle sono situazioni dolorose, noi dobbiamo pensare solo al campo, le nostre capacità sono tante e aiuteranno a cancellare tutto il resto. Alla gente piace il gioco e di quello ci dovremo occupare»
In previsione della Supercoppa e della Coppa America pensa di fare turnover?
«L'intenzione è quella di affidarci almeno per laSupercoppa al gruppo che inizierà la preparazione, per coloro impegnati in Coppa America daremo un po' di riposo anche per averli al meglio in campionato. La partita col Milan è quella che vorremo preparare al meglio in assoluto»
Una sua opinione su Alvarez? Quanto l'Inter dovrà operare sul mercato?
«Alvarez è un ottimo giocatore, nel caso arrivasse sarebbe un rinforzo importante. La squadra è ottima, non ha perso pezzi, due anni fa ha vinto tutto, l'anno scorso è stato un po' meno entusiasmante. Questa può essere una motivazione in più. Ma già così com'è è una squadra molto forte, non ho dubbi. Per il mercato è ancora presto, c'è tempo»
Come ha vissuto dall'esterno la scorsa stagione? Molti hanno detto è il canto del cigno...
«I numeri dicono che l'Inter ha vinto 3 trofei, è arrivata seconda in campionato e anche non nella miglior stagione di alcuni giocatori è riuscita comunque ad essere competitiva. Acciacchi, molti impegni, speriamo che quest'anno non si ripresentino. Io ho fiducia»
Teme di perdere Sneijder? È sostituibile?
«Che Sneijder sia un grande giocatore è evidente. Difficile prevedere cosa sarà il futuro del mercato. Penso sia intenzione della società di uscire rinforzata non indebolita. Con la vendita di Ibrahimovic qualche anno fa tutti dicevano che l'Inter si fosse indebolita e invece... Non scenderemo di livello qualitativo»
Quanto è importante trovare i suoi ex Milito, Ranocchia, Motta? Motta all'Arsenal è una possibilità?
«Molto piacere, chi è venuto da Genova ha fatto cose importanti nell'Inter. Per me è un buon auspicio. Io spero di ripetere ciò che hanno fatto loro e migliorarlo se possibile. Su Motta non so se ci siano trattative, è un giocatore importante per noi»
Branca in questi anni ha fatto una grandissima squadra, non crede che la cosa principale sia mantenere i giocatori che ha?
«L'Inter in questi anni è la società che ha fatto le scelte migliori, su questa base non posso che essere fiducioso anche per il futuro. Su molti giocatori c'è una spinta mediatica che però agli addetti ai lavori non interessa molto. Questa squadra può solo diventare più forte, sono tranquillo»
I suoi centravanti al Genoa hanno sempre segnato molti gol, qui ne ha ben 4, non sono troppi?
«Eto'o, Milito, Pazzini, l'anno scorso hanno giocato spesso insieme. Non vedo difficoltà nel farli giocare insieme. Poi quest'anno dovremo giocare molte più partite di quante ne giocavo io col Genoa»
Come cercherà di portare avanti la preparazione soprattutto considerando quelli impegnati in Coppa America?
«Come ho detto prima la preparazione inizierà col gruppo di domenica, per quelli impegnati in Coppa America l'intenzione è dar loro un periodo di riposo per averli al meglio durante la stagione. Bisogna vedere anche quanto andranno avanti nel torneo»
Dopo Mou, si sono succeduti 2 allenatori, Benitez e Leonardo, ha qualcosa da imparare da queste esperienze?
«C'è sempre da imparare da tutti. Ognuno cerca di portare la propria metodologia, di condurre i rapporti con lo spogliatoio, l'Inter è una squadra caratterialmente molto forte, sa reagire, da fuori ho sempre avuto la sensazione di ragazzi sempre con comportamenti temperamentali giusti. Alcuni li conosco già e quindi è un ottima base per costruire uno spogliatoio e una stagione»
La sua battuta a Gattuso era un messaggio al Milan (vi diamo subito due stecche, ndr)del tipo "Non sarà facile come l'anno scorso per voi"?
«Il Milan ha vinto lo scudetto meritatamente, hanno avuto delle difficoltà ma le hanno trasformate in cose positive, come dovremo fare noi. È un modo per avere un positivo spirito di rivalsa per rimetterli dietro di noi»
La presenza di un ex bianconero come lei sulla panchina mitigherà gli screzi tra inter e juve?
«Ah sarei io? Io ho allenato solo le giovanili della Juve, ho cresciuto tanti giovani che ora mi dà soddisfazione vedere ad alti livelli, ma il mio è un percorso indipendente, se ho un attaccamento quello è rossoblu: Crotone e Genoa, non certo Juve».
Il futuro di Kharja?
«Kharja è del Genoa, non dell'Inter. Con lui ho lavorato ma è del Genoa»
È la sua prima occaasione in una grande squadra, la preoccupa lavorare con una pressione diversa e avere un gioco molto dispendioso? Andare sempre a 100 all'ora potrà essere un problema?
«Mi vedete preoccupato? Io non lo sono affatto, anzi. In passato ho sempre puntato a creare un ambiente divertente e positivo oltre che vincente. Con questo spirito affronto l'avventura con l'Inter. L'ho fatto con giocatori di qualità inferiore, perché non dovrei riuscirci con giocatori migliori?»
Per la prima volta da quando era in Serie A si troverà una squadra non stravolta dal mercato estivo da un giorno all'altro come succedeva a Genova, che effetto le fa?
«È un grandissimo vantaggio sotto tutti gli aspetti. Fino a Ferragosto il gruppo non sarà completo ma cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, avremo tanti giovani da valutare per inserirli in modo definitivo nella rosa. Quando arriveranno tutti sarà ancora più agevole»
Per Palacio quante possibilità ci sono di vederlo all'Inter? Lei spinge per averlo?
«Dovete chiedere a Branca. È un giocatore bravo che ho allenato. Ma vi ripeto, già così siamo fortissimi. La società avrà tutto il tempo di fare altre valutazioni e migliorare la squadra»
Mourinho l'ha messaggiata?
«No. Io e lui non ci siamo mai frequentati fuori dal campo, solo in campo. Abbiamo una stima reciproca, lui riusciva a ottenere il massimo dalle sue squadre, ho sempre avuto stima disinteressata nei suoi confronti»
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